Il nuovo soldato Usa sarà Iron Man
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Il nuovo soldato Usa sarà Iron Man

Dal film alla realtà. Gli statunitensi stanno testando in guerra i primi esoscheletri per militari superpotenti

Il tenente Ripley ne utilizzava uno da carico per combattere corpo a corpo la regina aliena in Alien 2, il colonnello Johnny Rico ne equipaggiò una squadra di forze speciali per una missione di soccorso in Starship Troopers 3 mentre Tony Stark ha creato un intero esercito di armature per combattere i cattivi di turno nella serie cinematografica Iron Man.

Gli esoscheletri, strutture cibernetiche esterne progettate per proteggere o potenziare le capacità chi li indossa, stanno uscendo dal mondo della fiction per entrare a pieno tutolo in quello reale con lo sviluppo di modelli che dai test tecnici stanno per passare alle valutazioni sul campo di battaglia afghano. Anche se per ora non assomigliano ad Iron Man, non sono vere armature ma imbragature tecnologiche che rivestono solo parte del corpo.

E’ il caso del Tactical Assault Luce Operator Suit (TALOS) sviluppato per conto del Comando forze speciali statunitense (guarda il video ) con l’obiettivo di garantire ai Berretti Verdi maggiore protezione potenziando le capacità fisiche e adottando sensori i grado di fornire in tempo reale dati sulle condizioni dei militari. Un equipaggiamento che grazie ai suoi sistemi idraulici controllati elettronicamente può muovere carichi pesanti con un minimo sforzo umano.  

Exoskeleton XOS 2 di Raytheon, contractor della difesa statunitense specializzato in produzioni missilistiche, può sollevare 77 chili con uno sforzo percepito dal soldato che lo indossa pari a 4,5 chili. Il modello inoltre utilizza meno energia rispetto ai primi prototipi di esoscheletri (video ).

I primi a sostenere il collaudo operativo sono gli esoscheletri Human Universal Load Carrier (HULC) di Lockheed Martin,a quanto sembra già arrivati in Afghanistan. Si tratta di imbragature in grado di potenziare le capacità umane fino a portare agevolmente 90 chili di carico e possono venire personalizzate con sensori e armi incorporate. Di fatto il militare indossa un rivestimento in titanio lungo la colonna vertebrale, i fianchi e i quattro arti alimentato da batterie al litio che garantiscono 8 ore di autonomia ma i ricercatori stanno lavorando a una pila a combustibile in grado di assicurare 72 ore di autonomia (video).

L’impiego degli esoscheletri non è solo legato alle operazioni militari o alla logistica ma può aprire nuovi orizzonti in campo sanitario soprattutto per i tanti traumatizzati che hanno perso l’uso delle gambe a causa di lesioni della colonna vertebrale.

Se Stati Uniti e Giappone sono all’avanguardia nel settore, gli esoscheletri vengono sviluppati anche in Italia, dove il Laboratorio PercRo dell’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (TeCIP) della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha messo a punto il Body Extender , definito “strumento cibernetico esterno che riesce a potenziare le capacità fisiche, amplificando fino a 20 volte la forza dell'utilizzatore che lo indossa (video) agendo come una sorta di “muscolatura artificiale”. I ricercatori valutano di poterli commercializzare entro tre anni.

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Gianandrea Gaiani