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Iran lancia missili contro basi Usa in Iraq

E' arrivata la risposta di Teheran dopo l'uccisione del generale Soleimani. Per l'Iran ci sono 80 vittime; notizia smentita da Washington

E' arrivata la risposta dell'Iran all'attacco Usa in cui è stato ucciso il generale Qassem Soleimani; nella notte una trentina di missili sono stati lanciati dall'Iran contro due basi statunitensi in Iraq (qui il video). La tv nazionale iraniana ha parlato di 80 morti tra i militari Usa; da Washington invece si parla di danni strutturali ma non di vittime tra i soldati. Lo stesso Donald Trump con un tweet ha dichiarato che "va tutto bene".

L'operazione della notte è stata denominata "Soleimani martire" e per Teheran non si è trattato di un aggressione ma di "legittima difesa".

L'attacco è avvenuto in piena notte, poco dopo l'1.20. Obiettivo dei missili lanciati dalla Guardia Rivoluzionaria sono stati le basi di Ayn al-Asad e di Erbil. Immediatamente dopo lo scoppio dei missili alcuni caccia Usa si sono alzati in volo sorvolando anche lo spazio aereo della Siria.

Ad Erbil si trova anche una base di soldati italiani. Il Ministero della Difesa ha comunicato che i nostri militari non sono stati interessati dall'attacco e tutti gli uomini sono stati portati al sicuro nei bunker della base. Ma la tensione resta altissima.

La televisione di Stato iraniana ha annunciato che circa 80 "terroristi americani" sono stati uccisi, ed altre 200 sono rimaste ferite, in seguito al raid. "Grandi perdite sono state inflitte a numerosi droni, elicotteri e equipaggiamento militare nella base" di al-Asad. Secondo la Guardia Rivoluzionaria almeno 15 missili hanno colpito basi statunitensi, e nessuno è stato intercettato dall’esercito americano. "Circa 104 obiettivi degli Stati Uniti e dei suoi alleati locali sono osservazione da parte dell’Iran, e se commetteranno un errore, siamo pronti ad attaccarli".

La prima risposta di Trump è arrivata via twitter:


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