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Incidenti a Londra: quante vittime per errori umani

Dai morti sul tram deragliato nel sobborgo di Croyden ai giovani italiani deceduti sotto le ruote di un camion nel centro della City

A Londra l'autunno è iniziato in salita. Sia per i mezzi di trasporto sia, soprattutto, per i cittadini. Perché a quanto pare in questo periodo nella City non ci si sente sicuri né prendendo i mezzi pubblici né viaggiando su quelli privati. Tra il 28 ottobre e il 2 novembre a morire sono stati due giovani italiani che, entrambi in bicicletta, hanno avuto la sfortuna di scontrarsi con un camion (ultimi due ciclisti degli otto che hanno perso la vita in dieci mesi). Mentre il 9 novembre alla periferia di Londra un tram è deragliato di prima mattina, carico di gente diretta al lavoro, causando almeno sette morti e oltre 50 feriti, una ventina dei quali in gravi condizioni, secondo un bilancio destinato con ogni probabilità ad appesantirsi.

A causare gli incidenti sempre lo stesso denominatore comune: un presunto errore umano che, nel caso di ieri, è stato avvalorato dall'immediato arresto del  macchinista. A fare il resto il maltempo, ma che a Londra è quasi una prassi. 

L'incidente del 9 novembre, però, sotto un cielo grigio di pioggia, ha fatto molte vittime. Accaduto nel sobborgo londinese di Croyden, a sud della capitale, il convoglio composto da due vagoni, ha affrontato una curva a velocità apparentemente eccessiva, sbucando da un tunnel, ed è uscito dai binari ribaltandosi.

Fra le lamiere sono rimaste intrappolate 5 persone, più due decedute in ospedale, che con difficoltà sono state estratte solo quando ormai non c'era più nulla da fare.

Mentre altri 51 passeggeri sono finiti in ospedale - alcuni al St .Georges in Tooting altri al Croydon University Hospital - 20 dei quali con ferite tanto serie da non poter essere ancora dichiarati fuori pericolo dai medici.

"Ho sentito il rumore di un urto violento, poi le urla e ho visto arrivare i primi mezzi di soccorso", ha raccontato a Sky News Hannah Collier, 23 anni, che risiede a Croyden. "Quindi hanno cominciato a portar via i feriti sulle barelle, alcuni molto malconci".

Sul posto si è precipitato anche il sindaco di Londra, Sadiq Khan, che ha promesso aiuto alle vittime e accertamenti celeri, ammettendo peraltro che il bilancio dei morti "potrebbe peggiorare".

Sull'inchiesta resta quindi l'ipotesi che il tram sia sfuggito al controllo del conducente, ma non sono ancora chiare le motivazioni. Per il mancato rispetto dei limiti di velocità, per negligenza o per distrazione? Gli inquirenti stanno valutando il ruolo che potrebbero aver giocato anche il tracciato su cui corrono i tram o la blanda manutenzione dei vagoni che vi transitano.

Carl Court/Getty Images
Londra, il convoglio del tram deragliato il 9 novembre 2016 che, nel sobborgo Sandilands, a Croydon, ha causato 7 morti e oltre 50 feriti

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Chiara Degl'Innocenti