Il conto salato di Dominique Strauss Kahn
Si è chiuso con un accordo legale con la donna che lo aveva accusato di stupro, il caso in cui è rimasto coinvolto l'ex direttore generale del Fmi. La cifra pattuita non è stata rivelata, ma nei giorni scorsi si è parlato di sei milioni di dollari
Lui non si è presentato nella piccola aula del tribunale del Bronx. E' rimasto lontano, Oltreoceano. Lei, invece, c'era, come ordinato dal giudice, che voleva avere dalla sua viva voce, il suo assenso all'accordo. L'udienza è durata cinque minuti. Tanti sono bastati a Douglas McKeon per dichiarare chiuso il caso giudiziario che un anno e mezzo fa costrinse alle dimissioni l'allora direttore generale del Fondo Monetario Internazionale e pose fine alle sue aspirazioni di diventare presidente della repubblica francese. Dominique Strauss Kahn e Nafissatou Diallo, la cameriera del Sofitel Hotel di New York che lo accusò di stupro hanno raggiunto un accordo confidenziale.
Quale sia l'ammontare della cifra che chiude la causa civile è un mistero, nelle mani delle parti e del giudice. Nei giorni scorsi, però, il quotidiano francese Le Monde aveva parlato di un'intesa raggiunta sulla base di 6 milioni di dollari che il 63enne economista francese avrebbe pagato alla donna, cifra che poi è stata smentita dai legali di Strauss Kahn e della 33enne originaria della Guinea.
Ma, se fosse stata pagata questa cifra (o qualsiasi altra cifra), possiamo considerarla una sorta di ammissione di colpa da parte di Dominique Strauss Kahn? "In nessun caso un accordo transattivo può essere considerato un'assunzione di responsabilità" - dice Giovanni Comandé, avvocato, esperto di diritto statunitense, professore ordinario presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa.
La causa penale nei confronti dell'ex direttore generale del FMI si chiuse con la decisione del Procuratore Distrettuale di New York di chiedere l'archiviazione del caso dopo che la Diallo si era contraddetta in diversi interrogatori. L'accusa - che credeva alla versione della donna - , in pratica, non era sicura di poter dimostrare la colpevolezza di Strauss Kahn sulla base delle rivelazioni della cameriera.
Ma, la 33enne non si è data per vinta e ha voluto procedere con la causa civile, spiegando di essere stata costretta a un rapporto orale da parte di Strauss Kahn. L'economista ha ammesso di avere avuto un rapporto sessuale "improprio", ma ha sempre negato la violenza, sostenendo che la donna era consenziente. "Probabilmente i legali di Strauss Kahn hanno voluto un'intesa con la controparte perché hanno avuto il timore di non riuscire a dimostrare l'innocenza del proprio assistito - afferma Giovanni Comandé - C'è poi da ricordare che la donna era stata denunciata per diffamazione da parte dell'ex direttore generale del FMI. E'palusibile che le due parti si siano accordate per ritirare le accuse e le denunce reciproche."
L'accordo tra i due è il risultato del fatto che la Diallo non poteva provare la colpevolezza dell'economista e che Strauss Kahn non era in grado di dimostrare la sua innocenza. Da qui la probabile decisione dell'economista di sborsare un bel po'di quattrini.
Uscendo dal tribunale, Nafissatou Diallo ha detto solo poche parole: "Ringrazio Dio e tutti coloro che mi hanno sostenuta". Dopo aver dato alcune interviste subito dopo la denuncia, la donna era di fatto sparita in attesa dell'esito della causa civile. Il suo caso è ora chiuso. Per Dominique Strauss Kahn pende ancora un'accusa per sfruttamento della prostituzione in Francia per i festini a luci rosse che si tenevano all'Hotel Carlton di Lille. Il 19 dicembre i giudici del tribunale di Douai decideranno se accettare o no la richiesta dei suoi legali di annullare il procedimento contro di lui.