Hooligans a Roma: le forze dell'ordine dov'erano?
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Hooligans a Roma: le forze dell'ordine dov'erano?

Il sindaco Ignazio Marino attacca questore e prefetto: "La gestione della sicurezza ha avuto falle grandi e intollerabili"

Hooligans olandesi a spasso ubriachi per il centro di Roma come turisti della violenza. La Capitale d'Italia per ore in mano ad un'orda incontrollata di moderni barbari. E sotto accusa finisce il dispositivo di sicurezza predisposto per il temuto match di Europa League tra giallorossi e Feyenoord.

Calcio, quando lo sport degenera in violenza

La questura in serata parla di una partita preparata da gennaio con le autorità olandesi, che però avrebbero segnalato solo poche centinaia di tifosi pericolosi sui circa 5 mila "ufficiali". Molti di meno di quelli protagonisti di violenze a Roma. "In piazza di Spagna , come anche le immagini documentano - si legge nel comunicato della questura -, i tifosi olandesi si sono radunati alla spicciolata in breve tempo; L'intervento delle forze dell'ordine, immediato ed evidentemente necessario, ha dovuto tener conto sia del contesto urbano oltre che della presenza di cittadini e turisti. L'azione delle forze di polizia ha altresì impedito che i violenti tifosi potessero invadere le strade del centro della capitale in corteo, così come avevano intenzione di fare".

Una situazione che ha comunque portato alla devastazione del salotto dello shopping capitolino con il danneggiamento della Fontana della Barcaccia, uno dei simboli della città, e i negozianti costretti ad una serrata improvvisa per paura. "La fontana era diventata una pattumiera, le strade una discarica, i vicoli orinatoi", dice un commerciante di Piazza di Spagna. Dopo che i barbari se ne sono andati spiegano "di avere abbassato le serrande per paura, qui era una guerriglia: l'ordinanza anti alcol non ha senso se non la fai rispettare".

Stesse accuse a Campo de' Fiori, dove ieri gli olandesi avevano dato un anticipo della loro violenza. "Gli esercenti sono stati costretti, da un'ordinanza emanata in ritardo ed ancora peggio comunicata, a non vendere bevande alcoliche e a barricarsi dentro i propri negozi, mentre nella piazza è accaduto di tutto", dice Confcommercio. "L'ordinanza della prefettura, che disponeva il divieto della vendita di bevande alcoliche dopo le 20 di ieri e fino alle 24 di oggi, è stata aggirata depredando bar e pub o rivolgendosi agli ambulanti abusivi che hanno fatto affari d'oro", dice il gestore di un locale.

Così, complice l'alcol, sono state ore di caos e paura che hanno portato il sindaco Ignazio Marino ad attaccare questore e prefetto: "La gestione della sicurezza ha avuto falle grandi e intollerabili, ieri ci sono stati altri episodi di violenza, stamani ci hanno assicurato che era tutto sotto controllo, abbiamo visto cosa è successo". Secondo Marino, ad esempio, in piazza di Spagna le forze dell'ordine sono intervenute troppo tardi, permettendo agli hooligans di danneggiare il monumento di Gian Lorenzo Bernini. "Ho protestato e chiesto spiegazioni a chi ha la responsabilità dell'ordine pubblico in questa città - ha detto il sindaco - consentendo che monumenti preziosi e recentemente restaurati come la Barcaccia diventassero bersaglio di gesti violenti. Perchà la fontana non era protetta?". E in serata il sindaco ha riproposto la richiesta di più uomini delle forze dell'ordine a Roma, minacciata dai terroristi dello Stato Islamico, ma intanto messa a sacco da hooligan olandesi. 

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L'immagine-simbolo dell'invasione dei tifosi olandesi in Piazza di Spagna

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