
Un carro armato turco in movimento verso Jarabulus

Aleppo, Siria, 6 agosto 2016

Aleppo, Siria, 6 agosto 2016 )

Membri delle Forze Democratiche Siriane per le strade di Manbij (Siria) dopo la liberazione dai miliziani dell’Isis, agosto 2016

Donne curde ai funerali di un combattente delle Forze Democratiche Siriane caduto durante la battaglia per liberare Manbij (Siria) dai miliziani dell’Isis, agosto 2016

Un fermo immagine tratto da un video fornito dall’opposizione siriana mostra il salvataggio di Omran, dopo un bombardamento ad Aleppo.

I soccorsi a una vittima dei bombardamenti su Aleppo – 17 agosto 2016

Un uomo siriano coperto di polvere lavora per liberare dalle macerie una casa di Aleppo in Siria – 15 agosto 2016

La battaglia per liberare Manbij (Siria) dai miliziani dell’Isis, agosto 2016

Siria: combattimenti nella zona di Aleppo

Fermo immagine da AFPTV nel campo per sfollati vicino a Sarmada, Siria, nella provincis di Idblib, dopo un bombardamento aereo, il 5 maggio 2016. La provincia di Idlib è in buona parte controllata dal fronte Al.NUsra, affiliato ad Al-Qaeda.

Il luogo dell’esplosione delle bombe a Tartus in Siria – 23 maggio 2016

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

26 aprile 2016. Un giovane ferito a seguito di un attacco aereo contro i ribelli siriani viene soccorso da un gruppo di altri residenti del quartiere di Fardous ad Aleppo, in Siria.

4 maggio 2016. Tecnici russi impegnati nella manutenzione di un cacciabombardiere russo Sukhoi Su-24 presso la base aerea di Hmeimym, nella provincia di Latakia, in Siria.

4 maggio 2016. Tecnici russi impegnati nella manutenzione di un cacciabombardiere russo Sukhoi Su-24 presso la base aerea di Hmeimym, nella provincia di Latakia, in Siria.

4 maggio 2016. Piloti russi accanto a un cacciabombardiere russo Sukhoi Su-34 presso la base aerea di Hmeimym, nella provincia di Latakia, in Siria.

4 maggio 2016. Tecnici russi impegnati nella manutenzione di alcuni cacciabombardieri russi Sukhoi Su-24 presso la base aerea di Hmeimym, nella provincia di Latakia, in Siria.

Aleppo, Siria, 28 aprile 2016, Le immagini tratte da un video del bombardamento che ha distrutto l’ospedale di al Quds

10 aprile 2016. Combattenti dello Jaish al-Islam (Esercito islamico), il gruppo ribelle più importante nella provincia di Damasco, fieramente opposto sia al regime siriano e sia al gruppo “Stato islamico”, difendono una posizione nella città in mani ai ribelli di Douma, ai margini orientali della capitale.

31 marzo 2016. Il minareto crollato di una moschea nella città di Douma, fuori Damasco, in mano ai ribelli. La moschea è stata preso di mira il giorno primada parte delle forze fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad.

22 marzo 2016. Dei bambini giocano lungo una strada del quartiere di Teshreen a Damasco, Siria, controllato dalle forze dei ribelli ostili al presidente Assad.

22 marzo 2016. Dei bambini giocano lungo una strada del quartiere di Teshreen a Damasco, Siria, controllato dalle forze dei ribelli ostili al presidente Assad.

22 marzo 2016. Un ciabattino all’interno del suo negozio lungo una strada del quartiere di Teshreen a Damasco, Siria, controllato dalle forze dei ribelli ostili al presidente Assad.

11 marzo 2016. Un uomo coperto dalla polvere durante il tentativo di un gruppo di soccorritori di estrarre un uomo rimasto sotto le macerie dopo un attacco aereo dell’esercito sul quartiere di Salhin, ad Aleppo, Siria.

29 marzo 2016. Un soldato siriano all’interno della città storica di Palmira, nella provincia di Homs, in Siria, dopo che l’esercito siriano ne ha ripreso il controllo, sottraendola ai miliziani dell’ISIS. Dopo essere caduta nelle cui mani il 20 maggio 2015, gli islamisti hanno distrutto almeno il 20% del sito archeologico, Patrimonio dell’Umanità Unesco.

31 marzo 2016. I resti dell’Arco di Trionfo.

31 marzo 2016. I resti del Tempio di Bel.
Oltre a essere tragica, sanguinosa e apparentemente senza fine, la guerra in Siria, è maledettamente complessa [Nyt] e difficile da seguire e capire.
Questo non vale solo per le diverse strategie e gli obiettivi degli attori del conflitto. È proprio arduo anche solo capire chi combatte contro chi. Più che due schieramenti, sembra invece una guerra di tutti contro tutti, senza regole.
Certo, ci sono alcune linee guida di comprensione. L’Isis, per esempio, è attaccato da tutti: a cominciare dalla coalizione guidata dagli americani, con i curdi dell’Ypg che fanno il grosso del lavoro a terra.
Ma anche dai gruppi ribelli, per esempio quelli del Free Syrian Army. E persino da un gruppo islamista come gli ex Al Nusra, ex Al Qaeda ora Jabhat Fateh al Sham.
Anche la Turchia adesso ci sta mettendo del suo, pesantemente, contro l’Isis, ma il suo intervento ha soprattutto l’obiettivo di fermare i curdi che stanno creando una specie di stato in nuce nel nord del paese – quindi l’esercito di Ankara bombarda l’Ypg, alleato degli Usa, ma contemporaneamente concede una base dalla quale gli Stati Uniti bombardano l’Isis.
In questa offensiva di Ankara sono implicati anche i guerrieri del citato Free Syrian Army usati dalla Turchia contro le Syrian Democratic Forces, la coalizione sostenuta dagli Stati Uniti, della quale i curdi dell’Ypg sono la componente principale.
Ovviamente c’è il governo di Assad – sostenuto dal cielo dalla Russia e a terra dalle milizie sciite iraniane e di Hezbollah – , formalmente contro tutti i ribelli, ma più propenso a combattere contro gli altri “ribelli” come stanno tragicamente dimostrando ad Aleppo.
Ecco due versioni di “grafiche” che provano a spiegare.
La prima è realizzata dalla Cnn. Le frecce rosse indicano chi attacca chi; quelle blu chi sostiene chi. Andatela a vedere e salvatela perché questa aiuta a orientarsi.
Chi combatte contro chi in Siria – The free-for-all in Syria will make your head spin @CNNI https://t.co/PjmhgMAlFg
luigi gavazzi (@gruppodilettura) 25 agosto 2016
La seconda è di Fusion.net, grottesca e amara. Non necessariamente più chiara.
Who’s fighting in Syria? A cartoon explainer by @MattBors https://t.co/giVXlkDtAN via @fusion
Dan Claro (@ClaroDan) 19 agosto 2016