Negli anni Ottanta era famosa per i suo fanghi termali, considerati in tutto il mondo una cura quasi miracolosa per la cellulite. Oggi invece Guam, isola del Pacifico Occidentale, è al centro dell’attenzione del mondo per le minacce del dittatore nordcoreano. Pyongyang infatti minaccia di colpire con testate atomiche la base militare americana sull’isola, che si trova a soli 3.400 chilometri di distanza.

Posizione strategica nel Pacifico
La sua posizione proprio in mezzo all’Oceano Pacifico l’ha sempre resa un punto strategico dal punto di vista militare. Durante la Seconda guerra mondiale fu conquistata dai Giapponesi e liberata dagli Americani il 21 luglio del 1944. Una curiosità. proprio a Guam, nel 1972 si arrese l’ultimo soldato giapponese, che viveva nella giungla da quasi 30 anni.
Nel 1950 Guam è stata dichiarata “Territorio non incorporato degli Stati Uniti”, come le Isole Vergini, Samoa o Portorico. I suoi abitanti sono a tutti gli effetti cittadini Usa anche se il territorio non fa parte dei 50 stati della federazione.
Vita quotidiana sull’isola di Guam

Una spiaggia della capitale di Guam, Agatna
Vita quotidiana sull’isola di Guam

Una spiaggia della capitale di Guam, Agatna
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Una spiaggia della capitale di Guam, Agatna
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Un sottomarino Usa rientra nel bacino di Guam dopo un’esercitazione
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La bandiera di Guam e quella degli Stati Uniti durante una cerimonia
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Street food nella cittadina di Tumon, Guam
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La base navale Usa nel porto di Guam
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Una foto aerea della base navale americana a Guam
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Una foto aerea della base navale americana a Guam
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La posizione di Guam nel Pacifico, sulle mappe dell’Enciclopedia Britannica
Tradizioni popolari
L’isola è nell’arcipelago della Micronesia proprio sulla Fossa delle Marianne, misura poco più di 500 chilometri quadrati e ha una popolazione di 161mila abitanti, in maggioranza di etnia Chamorro (di origine micronesiana), con tradizioni antichissime e una propria lingua, anche se oggi la lingua principale è l’inglese. La capitale, Agana, conta appena 2mila abitanti.
Colonizzata dagli spagnoli per oltre 300 anni, l’isola conserva il ricordo della dominazione in molte parole che si sono fuse alla lingua Chamorroe in molti edifici di chiaro stampo coloniale.
La religione principale è il cattolicesimo, ma nella spiritualità dei discendenti degli antichi Chamorro hanno sempre avuto un ruolo fondamentale i Taotaomo’na, gli spiriti degli antenati che, secondo le leggende, li proteggono nella vita di tutti i giorni.
Ricordi di guerra
Sull’isola vige l’ordinamento giuridico degli Stati Uniti e ai turisti sono richieste le stesse formalità necessarie ai viaggi negli Usa. Famosa per le sue spiagge e per il mare dalla temperatura costantemente tiepida in ogni periodo dell’anno, Guam ha una rete di resort, alberghi e villaggi che negli ultimi anni hanno favorito un forte incremento del turismo.
Molti cittadini giappponesi e americani atterrano a Guam anche per visitare i luoghi che ricordano la guerra contro i Giapponesi nel Pacifico. Ma al successo dell’isola ha contribuito soprattutto il clima, che si mantiene sui 26 gradi in ogni stagione. Da evitare forse solo i mesi di ottobre e novembre, quando rischiano di scatenarsi improvvisi tifoni tropicali.
Il turismo e la base militare
L’economia dell’isola è basata soprattutto sul turismo, sulla pesca e l’agricoltura e su tutto l’indotto che la base militare americana ha costruito dal dopoguerra.
Gli Stati Uniti hanno a Guam due bacini dedicati all’assistenza dei sommergibili nucleari e delle navi nel Pacifico, e un’importante base aeronautica, che ospita i bombardieri che normalmente sono a bordo delle portaerei.
La Base Andersen di Guam ospita, tra gli altri, il 36esimo stormo aereo di bombardieri B-52, antiquati ma ancora letali, i più moderni B-1B Lancers, che hanno sorvolato la penisola coreana dopo il lancio dei due missili balistici intercontinentali Hwasong-14, il 4 ed il 28 luglio, in grado di colpire tutti gli Usa ad oltre 10mila km di distanza.
Nella base Anderson vengono spesso schierati i bombardieri stealth (invisibili ai radar) B2 Spirith, di cui esistono solo 20 esemplari (ognuno è costato 2 miliardi di dollari ed il 21esimo si schiantò a terra proprio a Guam) l’arma ideale per l’attacco preventivo Usa ipotizzato dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale, il generale H. R. McMaster.