Isabella Goldmann, un bio architetto per amica
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Isabella Goldmann, un bio architetto per amica

L'acquisto di una casa è uno degli investimenti più grandi nella vita di una persona, allora perché per prendere una decisione così importante - e onerosa - ci basiamo solo sull’istinto, o ancora peggio sui consigli di amici e parenti?

Un bio architetto per amica (Bruno Editore), il nuovo libro di Isabella Goldmann - il primo destinato al grande pubblico - parte proprio da questa domanda per creare un vademecum da seguire per fare dalla propria abitazione un luogo di benessere e serenità. «Il titolo è un po’ una provocazione. Se per comprare o risistemare casa chiedi consiglio ai tuoi amici, perché allora non chiederlo a me?» ha spiegato l’architetto che da anni studia il ruolo benefico della progettazione bioclimatica degli ambienti domestici.

Come nasce Un bio architetto per amica?

L’esigenza di scrivere questo libro è maturata negli anni di lavoro e studio, specie in riferimento al ruolo che un’architettura più sana può esercitare sullo stato di benessere e di salute delle persone. Tanti anni di architettura bioclimatica mi hanno offerto la possibilità di riscontrare effetti positivi sul percepito generale dei destinatari. L’esperienza Covid ha poi reso urgente la necessità di offrire la mia esperienza per suggerire un nuovo punto di vista a tutte le persone che vogliono vivere la propria casa conoscendone meglio il forte potenziale di prevenzione rispetto a molti disagi e sofferenze che può esercitare se progettata con criteri bioclimatici.

Come si sviluppa il suo metodo IGBI (Isabella Goldmann Bio Interiors, ndr)?

Il mio metodo parte da tre assunti: Chi, Dove e Come. La prima domanda che una persona dovrebbe porsi quando si trova ad acquistare una casa o un appartamento non può che essere “Ma io chi sono?”. Le nostre abitudini, le nostre necessità, persino i nostri colori preferiti e i nostri hobby danno vita a un’idea che parla veramente di noi stessi. Per quanto riguarda il secondo punto - Dove - una casa sana deve deve relazionarsi con il territorio in cui si trova e deve tenere conto dell’orientamento delle sue stanze, della sua relazione col sole, col vento, della modalità in cui è stata costruita, del perché è stata distribuita in quel modo e così via. Per finire, Come è un riassunto di tutte le informazioni raccolte, applicate alla realtà. In base a ciò che sappiamo dobbiamo trovare le soluzioni più corrette per “quella” casa. Quale che sia il budget a disposizione, ogni abitazione può essere migliorata anche a costo zero.

Ha fatto menzione dell’impatto del Covid sul suo lavoro. Come è cambiata la percezione dei suoi clienti negli ultimi due anni?

In questi due anni ho sicuramente visto un aumento esponenziale delle richieste. C’è grande desiderio di saperne di più sulla propria casa e voglia di creare un ambiente sano e armonioso in cui vivere. Bastano la luce giusta e i colori giusti per trasformare completamente la propria abitazione.

Lei è specializzata in bio architettura. Come definirebbe questa pratica?

La mia idea di architettura è creare armonia con quello che mi sta attorno. Per questo motivo ho sottolineato l’importanza di relazionarsi col territorio. Quello della sostenibilità è un concetto molto più complesso di quanto sembri, esiste la sostenibilità territoriale, quella sociale, energetica, antropica, gestionale, economica. Ogni gesto nasconde un mondo, e ognuno di noi dovrebbe iniziare a domandarsi “Quanto costo al pianeta? Cosa faccio per esso?”. Credo fermamente che le nuove generazioni, i Millennials come la Generazione Z, possano fare la differenza.

Come si può iniziare a fare la differenza?

Recuperando il passato. Iniziando a lavorare con l’ambiente che ci circonda anziché contro di esso. Dobbiamo abbandonare quella stupidità progettuale che ha caratterizzato il mondo moderno. Credo che il design, ad esempio, debba iniziare a concentrarsi anche sulla seconda vita dei prodotti che crea.

A chi è dedicato il suo libro?

Un bio architetto per amica è dedicato a chiunque stia cercando casa o desideri migliorare la propria. Una casa sana, prima di ogni altra cosa, è una casa bella. La bellezza è la prima cura di benessere che ognuno di noi deve potersi regalare. E ogni casa, se riletta con questi principi, può diventare bellissima. In questo manuale che racconta un po’ anche la mia vita, secondo il principio della "sliding doors”, ho raccolto tanti piccoli trucchi che possono davvero fare la differenza. Ad esempio, perché scegliere una casa tutta bianca? Non bisogna avere paura del colore, ma bisogna usarlo a proprio vantaggio.


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Mariella Baroli