Dieci consigli per ridurre l'utilizzo della plastica
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Dieci consigli per ridurre l'utilizzo della plastica

Durante il mese appena trascorso si è celebrato il «Plastic Free July», un movimento nato nel 2011 con l’obiettivi di ispirare tutti a contribuire a realizzare un mondo libero dai rifiuti derivati dalla plastica.

Soltanto lo scorso anno, circa 140 milioni di persone hanno preso parte all’iniziativa a livello globale, riducendo lo spreco e la produzione generale di rifiuti di 15 kg per persona all’anno, per un totale di 3,5% di rifiuti in meno.

La strada però è ancora lunga. Secondo un report redatto da ECCO in collaborazione con Greenpeace e SPRING, l’Italia è il secondo Paese consumatore di plastica in Europa: nel 2020 sono state consumate 5,9 milioni di tonnellate di polimeri fossili, corrispondenti a quasi 100 kg a persona. Inoltre, si stima che tra produzione e incenerimento, il ciclo della plastica generi globalmente circa 400 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.

Per aiutare le persone a intraprendere piccole azioni quotidiane e significative, Babaco Market - realtà di delivery 100% made in Italy di frutta e verdura che combatte attivamente gli sprechi - ha stilato alcuni consigli utili per ridurre al minimo l’utilizzo della plastica nella vita quotidiana. Fare la scelta giusta sarà facilissimo, dalla cucina, al bagno, fino alle vacanze outdoor. Ecco dieci suggerimenti per uno stile di vita “plastic free”.

Usare contenitori di vetro o ceramica

Per ridurre la plastica in cucina, Babaco Market consiglia di prediligere il vetro, non solo meno inquinante ma anche il materiale più sano per il contatto con gli alimenti. Il vetro, infatti, si può lavare e deodorare facilmente, permettendone così un riutilizzo prolungato nel tempo senza il rischio di deterioramento.

Ridurre al minimo gli imballaggi e privilegiare l’acquisto di prodotti sfusi

La frutta e verdura acquistata dalla grande distribuzione, spesso viene confezionata in vaschette di plastica oppure sacchetti, anch’essi di plastica. Scegliete prodotti sfusi e avvolgeteli con un semplice foglio di carta.

Il dilemma della conservazione

Un altro aspetto cruciale della cucina è la conservazione degli alimenti, che spesso implica l’utilizzo eccessivo di pellicola di plastica. Un’alternativa più sostenibile è la pellicola in cera d’api, una vera e propria svolta verso la conservazione plastic-free. I fogli in cera d’api sono utili non solo per conservare il cibo in frigo, ma anche per portare il cibo a scuola o in ufficio. Sono generalmente realizzati in cotone biologico trattato con cera d’api, olio di jojoba e resine naturali.

No alle stoviglie monouso, a meno che non siano in bambù

Una festa di compleanno o una cena con molti invitati può comportare uno spreco di plastica monouso. Per evitarlo, è consigliabile usare i piatti, bicchieri e posate che si utilizzano tutti i giorni o, in alternativa, proporre soluzioni in bambù o in materiale compostabile. Inoltre, si può ridurre la plastica in cucina evitando gli attrezzi che la contengono, come i taglieri in plastica, spatole e cucchiai, piccoli attrezzi come frusta e mezzaluna. Scegliere materiali di qualità, come il legno o l’acciaio, contribuisce a limitare il proprio impatto sull’ambiente.

Evitare l’acqua in bottiglia di plastica

Bere acqua del rubinetto o confezionata in vetro ha un impatto positivo sull’ambiente. Con l’acqua del rubinetto, per esempio, si possono realizzare deliziose versioni di acqua aromatizzata alla frutta o acqua frizzante fatta in casa senza accumulare plastica inutile.

Utilizzare varianti solide dei detergenti

Le saponette, essendo prive di acqua, hanno imballaggi ridotti rispetto ai detergenti liquidi e spesso sono confezionate con materiali riciclati o riciclabili come la carta. Il sapone solido è perfetto per detergere le mani o al posto del bagnoschiuma o altri detergenti liquidi e il suo utilizzo consente di risparmiare plastica monouso. Oltre alle saponette esistono molti altri cosmetici solidi, come shampoo, balsamo e creme viso e corpo.

Spazzolino da denti sostenibile

Uno spazzolino da denti ci impiega più di 400 anni a decomporsi e non può essere riciclato perché composto da differenti tipi di plastiche. Lo spazzolino da denti va sostituito ogni tre mesi circa, creando molta plastica che finisce nell’ambiente inquinandolo. Al giorno d’oggi è possibile lavarsi i denti in modo sostenibile con soluzioni green che rispettano l‘ambiente, come la variante in bambù, un materiale molto resistente, ecologico e naturalmente antibatterico.

Assorbenti e tamponi ecologici

Anche assorbenti e tamponi contengono parti in plastica e non possono essere riciclati. Per ridurre la plastica si possono scegliere assorbenti e tamponi ecologici, prodotti in cotone, bambù o altri materiali traspiranti. In alternativa, per un ciclo plastic free, si può valutare l’acquisto della coppetta mestruale, ecologica, durevole e molto più economica rispetto agli assorbenti usa e getta, in quanto il piccolo investimento iniziale viene ammortizzato per la durata della coppetta che è di circa dieci anni.

Usa borse shopper in tela e una borraccia

Anche fuori casa si può essere più sostenibili con dei piccoli accorgimenti. Ottima sostituta ai sacchetti di plastica, portare con sé una borsa shopper in tela può fare la differenza. Così come preferire una borraccia. In Italia basterebbe evitare di consumare acqua minerale quando non è necessario, per ridurre del 10-20% la produzione e il consumo di plastica alimentare, risparmiando inoltre circa 145 Euro per nucleo famigliare.

Voglia di un gelato? Scegli il cono

Fa caldo e serve un buon gelato? Ogni anno ne mangiamo 6 kg a testa: hai mai pensato allo spreco di plastica derivante da cucchiaini, coppette e imballaggi? Opta per il cono in cialda di cui non si getta nulla… soprattutto se è buono!

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Mariella Baroli