'Io, l'unico onesto tra 12 mila evasori'
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'Io, l'unico onesto tra 12 mila evasori'

Solamente due famiglie in tutta Italia nella dichiarazione Isee hanno denunciato il vero reddito.

Si chiama Alberto Andrian, 39 anni architetto residente a Padova. E’ lui, l’unico italiano assieme ad una signora di origini venete, ad aver dichiarato il vero reddito nella dichiarazione Isee.    

Il paradiso della truffa in tempo di crisi sono le false dichiarazioni per le prestazioni sociali agevolate. Assegno di maternità, assegno per i nuclei familiari con almeno tre figli minori, riduzioni per asilo nido e mense scolastiche; libri, borse di studio, agevolazioni per le tasse universitarie, servizi socio sanitari domiciliari o addirittura agevolazioni per i servizi di pubblica utilità come luce o gas.

Gli italiani sembrano non avere nessun freno nel dichiarare redditi falsi pur di rientrare nelle “agevolazioni” previste per le classi più deboli della società.

Solo nei primi 10 mesi del 2012 la Guardia di Finanza ha effettuato dal Nord al Sud, 11.672 controlli e ha denunciato per prestazioni indebitamente richieste o percepite 11.670 persone. Solamente le dichiarazioni Isee di 2 famiglie italiane sono risultate veritiere, ovvero, rispondenti alla reale situazione economica del nucleo familiare richiedente. Una di queste è proprio quella della famiglia Andrian.

Una moglie, Stefania, anche lei architetto, e due bambini: un maschietto di 5 anni e una femminuccia di un anno.  Signor Alberto, qual è il reddito che ha denunciato sull’Isee?
“16 mila euro. Se non avessi presentato l’Isee e non avessi potuto godere delle agevolazioni, oggi, sarebbe stato difficile poter gestire le spese familiari. Infatti, ho presentato da domanda per poter rientrare nelle tariffe più basse per il nido della bambina. Non essendo in grado di compilare la dichiarazione da solo mi sono rivolto ad un Caf, un Centro di assistenza fiscale del Comune, esibendo tutta la documentazione relativa all’attività professionale svolta da me e mia moglie”.  

Quanto riesce a risparmiare?
“Attualmente paghiamo una retta mensile per l’asilo della bambina pari a 224 euro ma se non avessimo avuto l’agevolazione, avremmo dovuto sborsare quasi il doppio. Per il bambino, invece, paghiamo 95 euro ogni mese”.

Che sensazione prova ad essere uno dei due italiani, controllati dalla Finanza, a non aver “barato” sul reddito?
“Beh, io sono sempre stato molto preciso e puntiglioso nella vita così come nel mio lavoro e forse in questo caso mi è stato d’aiuto”.

Sì, ma non si tratta di precisione perché la maggior parte delle persone denunciate dalla Guardia di Finanza, ovvero 11.670 su 11.672 sono proprietari di ville con piscina, auto di lusso e un tenore di vita altissimo….
“Anche io avevo un’auto di lusso, una Porsche, ma l’ho regalata a mio figlio .. era un modellino!”      

Ma le false dichiarazioni Ise e Isee non sono certamente una novità 2012 ma sicuramente sono in netto aumento rispetto agli anni precedenti.

Solamente nel triennio 2009-2011, la Finanza su 50 mila controlli aveva denunciato alla magistratura, per reati di falso ideologico in atto pubblico ovvero per truffa aggravata finalizzata all’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche, 13.928 persone.

Insomma pochi soggetti in più di quanti ne abbiano scovati solo nei primi mesi di quest’anno. Anche il danno erariale, in tre anni, stimato in circa 5 milioni di euro non è riuscito a superare il “buco” creato nel 2012 da poco più di 11 mila famiglie: 9,1 milioni di euro.
A sviluppare ed agevolare la rete di controlli, sempre più mirati a livello nazionale, sono stati gli accordi stipulati da 489 amministrazioni comunali e enti locali con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate.

Padova, è stato uno tra i primi Comuni d’Italia ad aderire al protocollo d’intesa. E i risultati cominciano ad essere evidenti.

Il Settore Servizi Scolastici ha recuperato in due anni, 1.022.395 euro. Non solo. “Le verifiche effettuate dalla Finanza a seguito delle segnalazioni dei nostri uffici su dichiarazioni considerate sospette e il nuovo regolamento Isee varato dalla nostra amministrazione, ha portato ad una riduzione delle richieste di esenzione  che sono quasi dimezzate- precisa a Panorama.it, Claudio Piron, Assessore alle Politiche scolastiche del Comune di Padova - questo ci ha permesso di raddoppiare le borse di studio per famiglie numerose”.

Nel 2011, infatti, l’Assessorato alle politiche scolastiche educative e giovanili del comune veneto è riuscito a recuperare, grazie ai controlli effettuati, il 30,3% delle morosità nei servizi erogati solamente per asili nido e mense scolastiche. La cifra recuperata? 164 mila euro.
Il numero maggiore di dichiarazioni false però restano quelle per accedere ai “bonus famiglia”: il 20% delle domande presentate nel Comune di Padova per la stagione 2011/12, infatti, sono state sottoposte dalla stessa amministrazione alle verifiche della Finanza.

Le truffe, o almeno i tentativi di truffa poi intercettati dalla Finanza e dall’ufficio Settore servizi scolastici del comune, anche per i servizi erogati nelle mense e asili nido. Nell’anno scolastico 2011/12 su 984 richieste di tariffe scontate per i buoni pasto, ne sono state controllate 183(18,5%), per le rette mensili all’asilo nido  sono risultate sospette il 17% di quelle presentate.

“La collaborazione con la Guardia di Finanza si sta dimostrando strumento quanto mai utile per i bilanci della nostra amministrazione - puntualizza Piron – che assieme al nuovo Regolamento Isee ci permette di  verificare la veridicità delle autodichiarazioni dei cittadini sulle situazioni familiari e la congruità di queste nella comparazione tra quanto dichiarato e la sostenibilità del tenore di vita delle famiglie stesse”
“Inoltre questo protocollo d‘intesa con la Finanza ci ha permesso di fondare e rafforzare con i cittadini una relazione stabile, corretta e collaborativa - conclude l’assessore Piron - così come ci ha permesso e ci permette di individuare eventuali errori nelle dichiarazioni e di intercettare chi ha effettive necessità di sostegno, destinando quindi le risorse alle famiglie con le situazioni più deboli”.

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Nadia Francalacci