Renzi pensa a Boschi segretario Pd, il Cav riparte da Lega e primarie
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Renzi pensa a Boschi segretario Pd, il Cav riparte da Lega e primarie

Il premier vuole mantenere "renziano" il Pd con la nomina di Maria Elena Boschi al vertice. Forza Italia riparte dal dialogo con Matteo Salvini e tra due setimane tornerà a riunirsi

Ora che il frastuono post elettorale via via si sta attutendo per il centrosinistra e per il centrodestra è l’ora della riorganizzazione in vista di un nuovo bipolarismo, dopo la batosta presa dal terzo polo di Beppe Grillo. Non solo chi ha perso, come Forza Italia, pur restando l’asse di una nuova coalizione di centrodestra  sta muovendo i primi passi per le alleanze del futuro, in questo caso a cominciare dal dialogo con la Lega di Matteo Salvini che ha tenuto una conferenza stampa insieme allo stato maggiore azzurro, da Giovanni Toti ai capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani. Ma anche chi ha stravinto come Matteo Renzi, sta già progettando il futuro della sua balena rosa. Perché “da quel 40 e passa per cento di consensi ora lui potrà solo scendere”, fanno notare attenti osservatori del mondo renziano.

E così pur nei giorni della grande vittoria anche il governo Renzi qualche piccola grana la ha. Grana però da eccessiva crescita dei consensi non certo da decrescita. Narrano alcune malelingue che il ministro degli Esteri, la renzianissima Federica Mogherini, non abbia preso affatto bene il fatto che a prendere i bambini adottati in Congo per riportarli in Italia il premier non abbia mandato lei, la più titolata a farlo, ma la rampante collega Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme. Insomma, il personaggio del “Giglio magico” di cui dicono Renzi si fiderebbe di più. Un bel colpo di immagine per “la Maria Elena”, come la chiama Renzi e per giunta, dicono, studiato a tavolino. Non certo per fare un dispetto a Mogherini, per la cui nomina Renzi si scontrò  con Giorgio Napolitano che avrebbe preferito la riconferma di Emma Bonino. Ma perché “Matteo ora ha un progetto in mente: quello in futuro, ma non un futuro immediato, di nominare la Boschi segretario del Pd”, dicono i beni informati.

Per ora è solo un gossip. Ma una cosa è certa, nonostante la grande vittoria delle europee, Renzi nei fatti si trova ancora in mano un partito e gruppi parlamentari che non sono suoi fino in fondo. E quindi o incomincia a rimettere mano sull’onda della vittoria elettorale al partito oppure rischia di diventare troppo tardi, considerando, come fa notare l’altro “Matteo” (Salvini segretario, anche lui vincente, della Lega Nord), che già il prossimo anno ci sono le elezioni regionali. Certamente la eventuale nomina di Boschi a capo del Pd, se mai ci sarà, avverrebbe alla fine del percorso con il quale Renzi intende riappropriarsi del partito.

“I voti che ha preso alle europee sono voti per lui innanzitutto e non per il Pd. Quindi quel 40 per cento è fatto da un elettorato molto mobile”, fa notare Sergio Pizzolante, vicecapogruppo vicario di Ncd a Montecitorio. Il partito di AngelinoAlfano, che rischia ora di essere stritolato dalla balena rosa nell’esecutivo renziano, non può certo che sperare che il Pd alle prossime regionali si ridimensioni almeno un po’. Perché al momento segnali di alleanze tra Ncd e Forza Italia non se ne vedono proprio. E il fatto che Berlusconi ricominci dalla Lega è un chiaro segnale a Ncd  con il quale semmai un giorno tratterà solo da una posizione di maggiore forza.

“Se vogliono comunque le porte sono sempre aperte”, dice Romani alla conferenza stampa con Salvini. Il dialogo riaperto con la Lega con la sottoscrizione da parte di Forza Italia di due quesiti referendari (contro la legge Fornero e per il ripristino del reato di immigrazione clandestina) viene così spiegato da Brunetta: “E’ il ritorno alle politiche del welfare sostenibile e a quelle dell’immigrazione dei governi Berlusconi”. Subito gli azzurri sono stati messi sotto attacco mediatico a causa del nuovo asse con il Carroccio alleato in Europa con Marine Lepen.

Ma Toti, consigliere politico del Cav e neodeputato europeo ha fatto notare: “La Lega è libera di allearsi con chi vuole, non è la prima volta che il nostro storico alleato in Europa siede in un gruppo diverso da noi che continuiamo a restare nel Ppe”.  Salvini: “Lepen è il primo partito in Francia, allora sono razzisti anche gli elettori che l’hanno votata? L’argine antirazzista siamo noi”.  Commenta con Panorama.it Deborah Bergamini capo della comunicazione di FI: “Certi osservatori sono rimasti a una visione vecchia e arretrata di un mondo che cambia. E’ proprio una politica di immigrazione che non pone  argini a generare il vero razzismo”. Perché Berlusconi alla fine non si è presentato? Perché imbarazzato dall’alleanza con l’amico italiano di Lepen? Perché dentro Fi non a tutti piace?

Le cose non starebbero affatto così.   Nello stato maggiore azzurro si fa  notare che il Cav è stato privato anche della possibilità di sottoscrivere i referendum,  Intanto, Laura Ravetto sta stendendo il regolamento delle primarie per Forza Italia. : “C’è un dibattito tra chi vuole i congressi locali come Denis Verdini e chi, come Raffaele Fitto, la sottoscritta, Mara Carfagna e altri, vogliono le primarie per gli organi di partito ma non per la leadership”. Forza Italia, dopo che Berlusconi ha rimesso in moto la macchina all’ufficio di presidenza, tornerà a riunirsi tra un paio di settimane. Ma spiega un deputato azzurro sotto anonimato: “In realtà certe contrapposizioni sono state enfatizzate dai giornali, il fatto è che Verdini punta di più sui congressi e quindi sulle iscrizioni anche per aumentare le finanze  del partito”. Lo stesso Cav lo ha detto: “Non ci sono più soldi, siamo con l’acqua alla gola”.   

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Paola Sacchi

Sono giornalista politico parlamentare di Panorama. Ho lavorato fino al 2000 al quotidiano «L'Unità», con la mansione di inviato speciale di politica parlamentare. Ho intervistato per le due testate i principali leader politici del centrodestra e del centrosinistra. Sono autrice dell'unica intervista finora concessa da Silvio Berlusconi a «l'Unità» e per «Panorama» di una delle prime esclusive a Umberto Bossi dopo la malattia. Tra gli statisti esteri: interviste all'ex presidente della Repubblica del Portogallo: Mario Soares e all'afghano Hamid Karzai. Panorama.it ha pubblicato un mio lungo colloquio dal titolo «Hammamet, l'ultima intervista a Craxi», sul tema della mancata unità tra Psi e Pci.

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