Euro in crisi? Noi abbiamo il Sardex
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Euro in crisi? Noi abbiamo il Sardex

In Sardegna (su internet) è entrata in vigore una nuova moneta

L'idea e' nata da tre giovani isolani, con molta creativita' e voglia di fare, e nel giro di poco si e' arrivati ad avere in circolazione piu' di 1 milione di Sardex, moneta che si puo' trovare solo in Sardegna, appunto. Nulla a che vedere, pero', con il Napo, ovvero i buoni acquisti voluti dall'amministrazione partenopea per stimolare gli acquisti, o la moneta padana.

Il Sardex, infatti, e' una moneta che circola solo su internet, vale 1 euro e serve per comprare di tutto, dai beni ai servizi, senza fare ricorso a banconote tradizionali. Ovviamente il tutto funziona solo per acquisti on line.

Dal lancio di Sardex sono gia' 600 le imprese che sino iscritte al circuito e oltre 1 milione le monete virtuali gia' "stampate". Ma il dato e' in continua crescita, sintomo che l'idea funziona. Il motto, come si legge sul sito dell'azienda Sardex.net e' "Vendi, compra, risparmia".

Il Sardex e' stato pensato come un "fido bancario", come spiegato da uno dei fondatori, Giuseppe Littera, che ha aggiunge: "Funziona come una camera di compensazione di crediti e debiti". In pratica non ci sono interessi e il denaro virtuale serve solo a scambiare oggetti o servizi, come una sorta di moderno baratto, con la differenza, pero', che invece che fare una sorta di permuta tra due persone, il circuito e' allargato a tutta la comunita' che aderisce all'iniziativa.

Una specie di finanza etica, dove se uno dei "soci" della comunita' del Sardex va in debito, tutti gli altri lo soccorrono dandogli fiducia e sostenendolo. Un principio utilissimo, in tempi di crisi, specie tra aziende e in particolare tra quelle imprese che possono fatica a trovare credito, a causa della lontananza e dell'isolamento, come puo' accadere in Sardegna. Uniche societa' escluse dal circuito, per ragioni proprio etiche, sono quelle farmaceutiche, di vendita di armi e finanziarie.

In pratica, dopo aver contattato l'azienda interessata al circuito, si analizza con un broker che esigenze di spesa ha, cosa puo' vendere e cosa vuole acquistare, e si fa incrociare tutto cio' con gli altri partner della rete, in modo da concludere i primi acquisti entro un mese e incrementare la fiducia dell'impresa nel sistema. Il tempo e' un fattore fondamentale.

Le aziende, infatti, pagano un canone di iscrizione annuale a Sardex.net, che va da 350 euro per le piccole imprese a 2.500 per quelle piu' grandi, che in cambio ricevono una quota di Sardex con cui fare transazioni. L'obiettivo non e' accumulare moneta, ma farla circolare il piu' possibile per scambi commerciali.

L'idea, ai fondatori, e' venuta dopo l'universita', quando Gabriele e Giuseppe Littera, Marco Mancosu e Piero Sanna si sono chiesti cosa potessero fare del loro futuro. Si sono trovati a Seramanna, un paesino di 10 mila abitanti nel cuore del Medio Campidano, nella Sardegna piu' verace, fatta di agricoltura e coltivazioni di pomodori e carciofi. Ma loro, i "quattro sardex" come li chiamano ormai da quelle parti, avevano deciso di cambiare strada. Giuseppe Littera studiava Lingue in Inghilterra, il fratello Gabriele si era trasferito a Teramo per laurearsi in Comunicazione e Marketing, Carlo era a Cagliari iscritto a Lettere, e si sentivano tramite Skype. Fino a quando hanno deciso di fare qualcosa per la loro terra, per la Sardegna che  avevano o stavano per lasciare e dove si sono ritrovati, uniti tutti anche dalla passione per l'economia e la tecnologia.

Leggendo degli esperimenti gia' in atto in altri Paesi, hanno scelto, tra le oltre 4 mila monete complementari in circolazione virtuale, il wir svizzero, creato nel 1929 nel pieno della depressione economica. E al wir si sono ispirati, dato il suo successo: oggi conta 80 mila aziende che ne fanno uso.

Unendo l'idea elvetica ai ricordi dell'agricoltura locale, hanno puntato tutto sul principio delle diversificazioni nei raccolti, ovvero quando una parte del raccolto va male, si fa ricorso all'altra. E cosi', con l'euro in crisi, ecco la forza del Sardex.

A luglio 2009, dopo un viaggio in Svizzera per conoscere i segreti del wir, hanno fondato la societa' Sardex.net. Sei mesi dopo il via all'iniziativa, tra la diffidenza di molti. "Da principio ci guardavano come alieni" raccontano, anche se poi il progetto ha preso il via, convincendo moltissime aziende. Oggi conta per l'appunto 600 aziende iscritte. A poco piu' di un anno dall'inizio delle transazioni, il fatturato della Sardex.net e' arrivato a quota 300 mila euro (a fine 2011).  Ora la societa' vanta 10 dipendenti pagati, con eta' dai 27 ai 36 anni. Cinque sono broker, tre esperti di informatica, due di amministrazione e tre di comunicazione. In realta' non hanno stipendio, ma hanno reinvestito gli utili nella societa' stessa. Vivono ancora con le famiglie, a cui hanno pero' restituito i capitali prestati per iniziare questa avventura, spendono poco per vivere e sognano di poter estendere il loro sogno magari anche al Continente.  

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