Elezioni in Germania, tutti pazzi per Angela
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Elezioni in Germania, tutti pazzi per Angela

Agnese Franceschini ed Emanuele Valariano, due italiani in Germania, raccontano a Panorama.it come sono state vissute le elezioni e cosa succederà nel prossimo futuro ai piani alti della politica tedesca

Ancora non si sa come sarà composto il governo tedesco, ma la certezza che emerge imponente dai risultati delle elezioni in Germania è che la super-Cancelliera Angela Merkel ha tutti ai suoi piedi e con il 41,5% dei consensi per la CDU-CSU entra di diritto nell'Olimpo dei politici mondiali, come donna più longeva al potere. 

Un'affluenza altissima e un voto tutto in suo favore fanno pensare che i tedeschi siano euforici per la nuova vittoria di "Mutti" Merkel. Tutti pazzi per lei senza se e senza ma? Eppure adesso si apre il valzer dei negoziati per la formazione del Governo, che presumibilmente sarà una grosse koalition con i socialdemocratici dell'SPD. Ma a che prezzo per Angela?

Come sono state vissute queste elezioni e cosa ci si aspetta adesso? Panorama.it lo ha chiesto a due italiani residenti in Germania, Agnese Franceschini, giornalista della radio-televisione pubblica tedesca WDR, ed Emanuele Valariano, del Dipartimento educazione e comunicazione del Museo Storico tedesco che si trova a Berlino.

"Angela Merkel ha nuovamente vinto per la simpatia che esercita nei confronti del popolo tedesco", dice Agnese Franceschini. "Il suo è un volto di successo che incarna e rappresenta tutti i successi raggiunti dalla Germania in questi ultimi anni. In più, va detto che la Cancelliera è molto attenta nel tenersi lontana dai temi scomodi, che da lei non sono stati minimamente toccati durante la campagna elettorale. Ha sapientemente rubato elettori all'SPD, parlando con il linguaggio dei socialdemocratici. La sua è una vittoria anche (e soprattutto) di comunicazione".

Insomma, è stata votata solo perché più simpatica dell'avversario dell'SPD?

Non solo. E' stata votata perché i tedeschi vogliono continuare ad avere successo e lei rappresenta il successo tedesco. La campagna elettorale è stata segnata da continui appelli al voto e l'alta affluenza conferma quanto queste elezioni siano state profondamente sentite in Germania.

E i Piraten che fine hanno fatto? Sembravano voler doppiare l'exploit dei grillini italiani invece sono scomparsi.

I Piraten sono naufragati, autodistruggendosi nel vortice dei loro conflitti interni. Il partito più vicino a quello di Beppe Grillo è l'AFD, l'Alternativa per la Germania che si pone su posizioni nettamente No-euro. E' vero che non hanno raggiunto la soglia per entrare in Parlamento, ma comunque la loro affermazione - che sfiora il 5% - è preoccupante. Così come preoccupa la clamorosa sconfitta dei Liberali, che per la prima volta si ritrovano si ritrovano fuori dal Bundestag.

Senza più i suoi alleati, con chi farà il governo Angela Merkel e a che prezzo?

E' molto probabile che alla fine nasca una coalizione con l'SPD, ma la Cancelliera è nota per la sua capacità di cannibalizzare gli alleati. Quello che è successo con i Liberali potrebbe accadere anche all'SPD. Ecco perché i socialdemocratici per ora non si espongono, ma trattano su ministeri-chiave come quello dell'Economia e degli Esteri. Unico modo per riuscire ad avere realmente voce in capitolo e non essere travolti da Angela Merkel.

Emanuele Valariano, a Berlino qual è stata l'atmosfera di queste elezioni?

Conosco praticamente solo persone che hanno votato per la sinistra, quindi non la Merkel, e tutti si chiedono oggi sui social network chi è che ha votato per Angela. C'è da dire che la città è spaccata praticamente a metà, tra il voto moderato alla CDU e quello alle formazioni di sinistra, SPD, Linke e Verdi. Berlino è una città inquieta. Qui c'è una manifestazione al giorno, e non solo in chiave anti-governativa, ma sui grandi temi di politica internazionale, dalla Grecia al Medio Oriente e alla Siria.

L'affluenza è stata straordinaria anche a Berlino però...

Sì, e infatti la cosa particolare di queste elezioni è che per giorni tutti i partiti, nessuno escluso, ha fatto appelli per il voto. Alla fine queste elezioni sono state molto partecipate. Su Facebook ad esempio era pieno di status che dicevano "andate a votare". 

Ci sarà un governo nero-verde o una grande coalizione CDU-SPD?

Credo che la Merkel dovrà governare con l'SPD. Questo comporta che in realtà ci sarà un governo senza opposizione, un governo da una parte molto più popolare e dall'altra però ci sarà un vulnus. Il dato su cui tutti si interrogano qui è il crollo verticale degli alleati della Cancelliera, i Liberali spazzati via da queste elezioni.

Come definirebbe questo consenso così travolgente nei confronti di "Mamma" Angela?

Secondo me è stato un voto timoroso. La gente conosce bene la crisi e non ce l'ha fatta a buttarsi in qualcosa di nuovo. Del resto la tendenza della Germania è di conservare quello che ha raggiunto. I tedeschi si sbilanciano poco e, dall'altra parte, Angela Merkel ha saputo elargire molti astuti "contentini".

Contentini di che genere?

Penso all'abolizione del servizio militare. Alla chiusura delle centrali nucleari, che ha assestato un colpo ai Verdi. E poi c'è l'apertura nel campo della politica famigliare, con l'"equiparazione" delle famiglie arcobaleno. Appunto, contentini molto astuti che le hanno permesso di raccogliere voti anche a sinistra della CDU. Ora, però, vedremo quando si passerà dagli annunci alla pratica politica se riuscirà a mantenere le sue promesse.

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Anna Mazzone