Tasi, Imu e tasse sulla casa: tutte le novità della legge di stabilità 2016
Marika Laino
Economia

Tasi, Imu e tasse sulla casa: tutte le novità della legge di stabilità 2016

Il governo ha confermato l’abolizione delle imposte sull’abitazione principale e arrivano sconti per chi affitta a canone concordato

Si vanno a definire sempre meglio i contorni della nuova legge di stabilità, in particolare per quel che concerne le tasse sulla casa. Il governo infatti ha confermato all’interno del testo del provvedimento l’abolizione di Tasi e Imu sull’abitazione principale, beneficio dal quale resteranno però esclusi gli immobili di lusso e i castelli. Inoltre nelle ultime ore novità si profilano anche per gli immobili in affito e per quelli dati in comodato d'uso ai figli. Ma vediamo nel dettaglio quali saranno le principali novità, che riguarderanno anche agricoltori e imprese, e che scatteranno dal 2016 dopo il via libera definito del Parlamento.

1 - Prima casa, addio Tasi

Come ampiamente annunciato da mesi, diventa realtà uno dei piatti forti della nuova legge di stabilità, ovvero l’abolizione della Tasi per tutte le prime case. Si tratta di un provvedimento che vale circa 4 miliardi di euro e che causerà dei buchi nelle finanze dei Comuni che il governo però ha annunciato di voler colmare.

2 - Sconto per chi affitta

Grazie ad un emendamento che ha messo d'accordo maggioranza e governo, i proprietari di casa che affitteranno a canone concordato, potranno usufruire di uno sconto del 25% sull'Imu riguardante l'abitazione data in locazione.

3 - Niente Tasi per le case ai figli

Frutto invece di un accordo parlamentare tra maggioranza e opposizione è l'emendamento che prevede l'abolizione della Tasi per le case date in comodato d'uso ai figli. La nuova misura prevede però che sarà possibile usufruire di questo beneficioper un solo immobile.

4 - Novità anche per i separati

D'ora in poi il contribuente separato che lascerà la casa di proprietà all'ex coniuge e andrà a vivere in affitto, potrà godere sull'abitazione principale dell'abolizione di tutte le imposte che riguardano la prima casa.

5 - Fanno festa anche gli inquilini

La misura di abolizione della Tasi vale anche per tutti gli inquilini che abitano in una casa che rappresenti abitazione principale, ossia dove essi hanno fissato la propria residenza o dimora abituale. Quindi gli affittuari non dovranno più versare la quota di propria pertinenza che, ricordiamo, poteva oscillare a seconda dei Comuni, dal 10 al 30%. Per i proprietari dell’abitazione, che risulta dunque una seconda casa, resterà invece l’obbligo del versamento della propria parte di Tasi che potrà variare, per compensazione, dal 70 al 90% dell’importo compessivo.

6 - Case di lusso e castelli: sconto dell’Imu, ma non abolizione

Il governo ha deciso di fare invece retromarcia sul provvedimento che prevedeva anche per le case di lusso e per i castelli l’abolizione dell’Imu. La tassa dunque rimarrà, come era stato chiesto in modo specifico da molti ambienti politici, anche se ci sarà una riduzione del gettito, visto che si pagherà dappertutto con un’aliquota unica al 4 per mille e una detrazione standard di 200 euro. Addio quindi ai vari aumenti che a livello locale i Comuni in passato avevano potuto arbitrariamente decidere.

7 - Agricoltori, si amplia la platea degli esentati

Novità importanti anche per tutti i terreni agricoli. Tornerà infatti in vigore la differenziazione tra terreni di montagna e di pianura, con i primi beneficiari direttamente e in ogni caso dell’esenzione dell’Imu. Per i secondi però ci sarà la possibilità di ottenere lo stesso l’abolizione dell’Imu, nel caso si tratti di terreni di imprenditori agricoli professionali o coltivatori diretti.

8 - Macchinari, mai più Imu

Infine, anche qui come ampiamente previsto, è stata decisa per le imprese l’abolizione dell’Imu sui cosiddetti “imbullonati”, ossia su quei macchinari funzionali al processo produttivo e che risultano appunto “imbullonati” al capannone e che prima erano invece soggetti all’imposta sugli immobili.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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