Tagli, le quattro mosse della Consip per la spending review
Economia

Tagli, le quattro mosse della Consip per la spending review

Licenze Microsoft, fornitura di gas, pc, tomografi. Con queste quattro gare la Consip ha avviato la sua spending review. Portando, per ora, risparmi per 540 milioni l'anno

Passare dalla teoria delle norme parlamentari e dei decreti legge, alla buona pratica quotidiana. È questa la sfida che investirà nei prossimi anni la spending review , ovvero il contenimento della spesa pubblica. E se a livello mediatico ha fatto scalpore sapere che uno dei costi che più solleticano l’attenzione dell’opinione pubblica, ossia quello delle auto blu, è sceso in maniera ancora poco soddisfacente (la riduzione di spesa è stata di soli 200 milioni di euro, ma il governo ora punta a fare meglio), su altri fronti le cose vanno decisamente in maniera diversa.

La Consip , perno centrale intorno al quale ruotano oggi tutte le decisioni in merito alle voci di spesa per il settore pubblico, ha chiuso una serie di gare di appalto nell'ottica del risparmio. Un’efficienza evidenziata dalla Corte dei Conti, che pur lamentando ancora una spesa troppo elevata per le consulenze, ha riconosciuto “il considerevole aumento delle iniziative della Consip".

Andiamo con ordine con, prima, una premessa. L'aggiudicazione delle gare Consip non rappresenta automaticamente l'acquisto dei beni o servizi. L'Ente, infatti, stipula un contratto-quadro con le aziende vincitrici, in base al quale ciascuna amministrazione potrà poi emettere,  anche online, gli ordinativi per far fronte ai propri fabbisogni, alle  condizioni di qualità e di prezzo aggiudicate. Saranno invece nulli tutti i contratti stipulati al di fuori del veicolo Consip saranno nulli e  costituiranno illecito disciplinare oltre che causa di responsabilità  amministrativa. Unica eccezione, ovviamente, per quelli stipulati  tramite diverse centrali di committenza, se prevedono condizioni più  favorevoli.

Insomma, la regola  aurea deve essere risparmiare, e guai a chi uscirà da questo solco. Un  solco che la Consip ha iniziato a tracciare.

- La Consip ha aggiudicato una gara riguardante la fornitura di licenze d’uso di sistemi Microsoft per le pubbliche amministrazioni. Il bando, del valore di 40 milioni di euro per tre anni è stato vinto dalla Fujitsu Technology Solutions che ha offerto uno sconto pari al 17,22% rispetto al listino di riferimento consentendo di ottenere un risparmio stimato in circa 18 milioni di euro in tre anni.

- È stata poi aggiudicata una gara relativa alla fornitura di gas per uso domestico a tutte le pubbliche amministrazioni, comprese le scuole, gli edifici pubblici, i carceri e le caserme. È previsto l’acquisto di un quantitativo massimo di 310 milioni di metri cubi di gas naturale, per un valore di circa 199,4 milioni di euro totali, e che renderà possibile un risparmio di circa 163 milioni all’anno. La gara è stata suddivisa in lotti geografici e ad aggiudicarsi le prestazioni, con ribassi sul prezzo tra il 20 e il 30%, sono state le società Energetic, Soenergy ed Eni.

- Buone notizie arrivano poi anche dal fronte della dotazione tecnologica degli uffici pubblici. Sempre la Consip ha infatti aggiudicato in questi giorni una gara per la fornitura di circa 200 mila personal computer a basso impatto ambientale e dei servizi connessi per le Pubbliche amministrazioni. L’operazione prevede un risparmio del 20% a fronte di una domanda complessiva stimata in 360 milioni di euro annui. La gara, che ha registrato ribassi che sono andati da un minimo del 17% a un massimo del 28%, è stata vinta dalle società Italware, Rti Esprinet - Converge, Rti Var Group - Incos Italia, Olivetti, Olidata, e Zucchetti Informatica.

- Un passo è poi stato fatto nella sanità. La Consip ha infatti aggiudicato la fornitura di tomografi computerizzati con una gara vinta dalla GE Medical Systems Italia. L’accordo permetterà un risparmio di circa 15 milioni di euro, una cifra che rappresenta una goccia di efficienza nel mare di sprechi della sanità pubblica, ma che si spera possa però valere da buon viatico.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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