La mappa dei brevetti
Economia

La mappa dei brevetti

Uno strumento per capire in quali settori si investe di più

In tempi di crisi globale è sempre più difficile capire dove poter investire. Ma un aiuto potrebbe arrivare da uno studio condotto da un team di ricercatori dell'università di Santa Barbara, in California, che hanno pensato di "mappare" il mondo dei brevetti. Il principio è che nel settore in cui si trova il maggior numero di brevetti, esiste anche "terreno fertile" sul quale investire denaro.

L'idea è nata sulla base di una considerazione molto semplice: esistono molti database per consultare i brevetti o la deposizione di marchi, ma sono alquanto frammentati e suddivisi in modo rigido in categorie specifiche. Ad esempio, sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico è possibile trovare indicazioni utili su rapporti commerciali e partnership internazionali, attività oltreconfine e appunto brevetti e marchi. Ma la consultazione non è affatto semplice e presuppone che chi la effettua sappia già dove vuole fare investimenti, in che campo e soprattutto in che zona geografica.

L'idea di Luciano Kay, che si è cimentato nella mappatura dei brevetti, è invece quella di fornire uno strumento utile e "leggibile" in modo chiaro. A ciascun brevetto è stato assegnato un nodo e, se un brevetto ne cita un altro, viene creato un link, esattamente come accade su internet tramite un motore di ricerca. La distanza tra i due rappresenta la vicinanza o meno a livello tecnologico tra i brevetti e le loro aree di pertinenza.

Per poter realizzare questa speciale mappa è stato analizzato il contenuto dell'ufficio brevetti europeo, vagliando tutti dati inseriti tra il 2000 e il 2006. Il risultato è un programma che permette anche di mettere a fuoco alcuni settori, ricevendo maggiori informazioni. Di sicuro, a prima vista  un settore che spicca per creatività e maggiori investimenti è quello della ricerca medica e batteriologica. Non va male, però, neppure quello relativo alla telefonia e alle telecomunicazioni. Piuttosto attivo anche il settore delle automobili e della ricerca meccanica.

Ora, a completare la mappatura, servirebbe soltanto una localizzazione geografica più precisa, in modo che gli investitori possano avvalersi di questo strumento anche per capire dove spostare e investire appunto i propri capitali.

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Eleonora Lorusso