Impianti fotovoltaici, come funziona la procedura semplificata
Imagoeconomica
Economia

Impianti fotovoltaici, come funziona la procedura semplificata

Il ministero dello Sviluppo economico ha messo a punto un iter burocratico agevolato per i piccoli impianti

Installare un impianto fotovoltaico di piccole dimensioni d’ora in poi sarà molto più semplice. Una notizia che potrà interessare tanti piccoli utenti privati e tante piccole aziende che da tempo attendevano condizioni favorevoli per allacciarsi alla rete di distribuzione con un proprio impianto e risparmiare in questo modo sulla propria bolletta elettrica. Grazie infatti ad una procedura già ribattezzata “dei due click”, il ministero dello Sviluppo economico ha deciso di alleggerire l’iter burocratico necessario. Condizione assolutamente fondamentale per poter accedere a questa procedura è che si sia in presenza di un impianto con una potenza nominale non superiore ai 20 kW.

I tecnici del ministero hanno quindi messo a punto una sorta di modello unico da trasmettere al Gestore della rete, che si compone di una prima parte da compilare con i dati di inizio lavori, e una seconda in cui verranno inserite le risultanze alla fine dell’installazione, da qui la dicitura “dei due click”. Un modello che praticamente potrà essere utilizzato a partire da 180 giorni successivi alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento, che è avvenuta nei giorni scorsi. Entrando ancora di più nel dettaglio, vediamo innanzitutto quali sono tutte le condizioni iniziali da rispettare, per potere accedere alla procedura semplificata:

-l’installazione deve avvenire presso un cliente finale già dotato di punti di prelievo attivi in bassa tensione;
-la potenza nominale, come già accennato, non deve essere superiore a 20 kW;
-l’impianto deve essere realizzato sul tetto di un edificio
-non ci devono essere altri impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo.

L'Italia è il terzo Paese al mondo per fotovoltaico


La procedura di richiesta avverrà tutta in maniera digitale, e la domanda iniziale dovrà essere indirizzata al Gestore della rete. Quest’ultimo, presa visione dei dati contenuti nella prima parte del modello inviato dall’utente, nell’arco dei venti giorni successivi effettuerà tutta una serie di verifiche, a cui seguiranno altri adempimenti di carattere burocratico. Una volta ricevuto l’ok del Gestore, l’utente procederà all’installazione dell’impianto e, al termine dei lavori, come accennato, provvederà ad inviare la seconda parte del modello, provvedendo ad i seguenti adempimenti:

-invierà una copia del modello stesso al Comune via Pec;
-invierà un’altra copia al Gestore;
-effettuerà la registrazione sul portale di Terna per confermare l’entrata in esercizio;
-addebiterà l’eventuale corrispettivo di connessione;
-infine invierà la copia di tutte le ricevute.

In chiusura un’ultima notazione: la nuova normativa agevolata messa a punto dal ministero dello Sviluppo, prevede anche che gli attori in campo, che vanno dal Gestore ai Comuni fino alle Regioni, possano deliberare ulteriori semplificazioni dell’iter approvato. E c’è da sperare che qualcuno proceda proprio in questo senso.
 

I più letti

avatar-icon

Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

Read More