Droga, in Europa è boom di pasticche "Made in China"
Secondo l'Osservatorio europeo delle droghe, se ne scopre un nuovo tipo ogni settimana, mentre in California gli automobilisti sotto l'effetto di stupefacenti sono il doppio di quelli ubriachi
Vengono etichettati come "prodotti chimici da ricerca" o "sali da bagno", ma si tratta di vere e proprie droghe. Vengono anche definite "droghe legali", perchè non sono ancora catalogate tra quelle più conosciute, ma l'effetto è identico: produrre "sballo", che spesso però risulta letale. In Europa, negli ultimi due anni se ne è scoperto un nuovo tipo ogni settimana: 99 tra il 2010 e il 2011, e quest'anno l'andamento è identico, con una previsione ancora maggiore. Provengono soprattutto dalla Cina e, in seconda battuta dall'India, ma vengono vendute online in Europa. Secondo i dati dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt ), i negozi online sono più che raddoppiati nell'ultimo anno, arrivando alla cifra record di 759.
L'allarme, dunque, è di quelli seri, perchè se cocaina, ecstasy e anfetamine restano gli stimolanti più utilizzati, le sostanze sintetiche rischiano a breve di superarle. Il vero boom riguarda i cosiddetti catinoni sintetici, che spesso sono venduti sotto forma di sali da bagno e profumatori per ambiente. Un escamotage per fingere di vendere sostanze non proibite, ma normalmente in circolazione. Ai primi tre posti nella classifica delle droghe più acquistate in Europa, sempre secondo i dati prelimiari del 2012 dell'Osservatorio delle droghe, ci sono invece tre sostanze naturali: la salvia divinorum, il kratom e i funghi allucinogeni.
Per prevenire e contrastare la diffusione di sostanze stupefacenti tradizionali o nuove, è attivo un Sistema di allerta rapida in molti Paesi, compresa l'Italia, basato su una rete per la raccolta di informazioni, della quale fanno parte strutture sanitarie, centri antiveleni, laboratori delle tossicologie forensi e delle Forze dell'Ordine, ma anche le unità di contatto, le strutture di emergenza, le organizzazioni sociali private e pubbliche, e gli istituti scolastici. Le rilevazioni dell'Oedt hanno messo in luce, poi, un aspetto particolarmente preoccupante: le "nuove droghe" stanno prendendo piede non più soltanto tra consumatori occasionali, ma anche tra quelli definiti "più problematici", con alle spalle altre esperienze con stupefacenti.
Tra questi ultimi il tasso di mortalità risulta tra l'1 e il 2%, ma ogni anno in Europa si stima che muoiano per droga tra le 10.000 e le 20.000 consumatori di oppioidi. Si tratta soprattutto di maschi intorno ai 35 anni d'età. L'overdose rimane la principale causa di decesso tra i consumatori di stupefacenti problematici, seguita da malattie, suicidi e traumi. Insomma, se i dati spingono a chiedere una sempre maggiore attenzione verso le droghe considerate "datate", perchè già in circolazione e sempre più disponibili, l'allarme riguarda anche le nuove sostanze. I maggiori sequestri di sostanze psicoattive sono avvenuti in Lettonia, Spagna e Repubblica Ceca.
Ma se in Europa la situazione non è rosea, Oltreoceano non va meglio. In California è emerso che tra i guidatori fermati e trovati sotto l'effetto di sostanze stupefacenti sono il doppio di quelli con tasso alcolemico superiore ai limiti di legge. Secondo i dati resi noti dal California Office of Traffic Safety, su 1.300 automobilisti controllati tra il venerdì e il sabato in nove città del Golden State, il 14% aveva assunto sostanze stupefacenti, soprattutto marijuana, mentre il 7,4% era sotto l'effetto dell'alcol. Numeri che hanno fatto scattare l'emergenza, facendo parlare lo stesso Office of Traffic Safety di "un serio e crescente problema". Le autorità comunque cercano di tranquillizzare. Il direttore dell'Office of National Drug Control Policy , ovvero l'ente che a livello federale si occupa delle politiche di controllo sugli stupefacenti, ha sottolineato come la ricerca sia stata utile per informare i californiani riguardo la diffusione del pericolo di mettersi alla guida sotto effetto di droghe.
Resta da chiedersi cosa succederà a breve negli stati di Washington e Colorado che, ai referendum del 6 novembre, hanno detto sì alla legalizzazione della marijuana per "uso ricreativo" (dopo che quelo "terapeutico" era già stato legalizzato in Colorado nel 2009, rendendo di fatto Denver una sorta di Mecca per l'acquisto di cannabis curativa).