Nella faida grillina spuntano le firme false
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Nella faida grillina spuntano le firme false

A Palazzo Madama i senatori ora meditano di cambiare il capogruppo Maurizio Santangelo

La faida grillina continua. A Palazzo Madama i senatori ora meditano di cambiare il capogruppo Maurizio Santangelo. Sulla sua testa pendono le due accuse mosse dal collega Mario Giarrusso. La prima è politica: Santangelo ha chiesto la sfiducia del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, senza condividere l’istanza col gruppo. La seconda è formale: per produrre l’istanza, il capogruppo avrebbe presentato firme false.

I documenti consultati da "Panorama" proverebbero l’accusa.

Sulla prima versione – inviata da Santangelo agli uffici del Senato alle ore 12.15 del 26 febbraio – compaiono 50 firme tutte uguali, mentre le 33 firme originali spuntano soltanto alle 18.43.

Nel caos generale, c’è intanto chi freme: i primi dei non eletti. Paola Bernetti, Fausto Barosco, Andrea Raggi, Marco Affronte sperano di subentrare ai sei senatori che hanno annunciato le dimissioni. Tra gli aspiranti c’è anche Tiziana Pittau, che nel luglio 2013 incassò da Palazzo Madama 4 mila euro per "supporto inizio attività del gruppo". Ma il più noto è Serafino Centenaro, l’uomo che ha pubblicato sul sito di Beppe Grillo il documento utilizzato per chiedere l’espulsione di Luis Orellana. Ora potrebbe passare all’incasso.

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