Ketamine spray depressione
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Uno spray alla ketamina curerà la depressione

L'ente per il controllo dei farmaci degli Stati Uniti ha approvato il farmaco rivoluzionario. In Italia arriverà tra un paio d'anni

Come Panorama aveva anticipato lo scorso numero, la Fda americana, l’ente per il controllo dei farmaci e degli alimenti, ha approvato uno spray nasale per la depressione grave e resistente agli psicofarmaci, che si basa su un principio attivo totalmente nuovo: la esketamina, chimicamente molto simile alla ketamina, che è una droga ricreativa (in medicina peraltro viene usata da anni come anestetico). Nella storia del trattamento per la depressione, è una rivoluzione.

Benché lo spray alla ketamina sia destinato, per ora, al mercato americano e a pazienti con disturbo depressivo maggiore che non rispondono alle terapie standard, era da 33 anni, ossia dall’avvento del Prozac, che non entrava in commercio una molecola nuova. Lo spray, il cui nome è Spravato (sviluppato dalla Johson & Johnson), non è immune da effetti collaterali, e per questo motivo andrà utilizzato sotto stretto controllo medico, in uno studio o in una clinica. Essendo un principio attivo psichedelico, può portare infatti a una forma grave di dipendenza, e provocare, almeno potenzialmente, disturbi dissociativi.

Il suo vantaggio, rispetto agli antidepressivi attualmente disponibili, è che ha un effetto potente e pressocché immediato sul tono dell’umore, mentre gli antidepressivi impiegano 3 o 4 settimana prima di mostrare efficacia. Lo spray consiste in una singola dose da 28 milligrammi e, nei vari studi clinici prima della sua approvazione, ha dimostrato di allontanare più a lungo nel tempo il rischio di recidiva dei sintomi della depressione. Malattia che, dopo il primo episodio depressivo, tende in genere a risolversi spontaneamente; ma spesso torna, a distanza di mesi.

Perché la ketamina ha un effetto sul tono dell’unore così immediato rispetto agli inibitori della serotonina, i farmaci più diffusi nella cura della depressione? Probabilmente, dicono gli esperti, perché agisce non sulla serotonina ma su un altro neurotrasmettitore, il glutammato: e in questo modo innesca, nel giro di poche ore, la nascita di nuove connessioni neuronali, alleviando sin da subito i sintomi della depressione. Il problema è che il suo effetto tende a svanire abbastanza rapidamente.

L’obiettivo a lungo termine dell’industria farmaceutica e, in genere, delle nuove ricerche sulla depressione, è riuscire a mettere a punto una molecola che abbia lo stesso meccanismo d’azione della ketamina, potente e rapido (e di altre sostanze psichedeliche, per esempio quelle dei funghi allucinogeni), ma sia persistente nel tempo e non abbia effetti collaterali di rilievo.

Quando arriverà in Italia lo spray alla ketamina? Forse tra un paio d’anni, dovrà prima essere valutato dall’agenzia europea Ema, e poi dall’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco. E non sarà per tutti, ovviamente. Ma indica una strada nuova per la cura della depressione che, se si rivelerà vincente, potrà davvero rappresentare una svolta, e una speranza forte, per la cura di questa malattia dell’anima.

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Daniela Mattalia