La sfida di Zelenskyj: inglese lingua ufficiale in Ucraina, tra opportunità e rischi culturali
Kiev abbraccia l’inglese per modernizzarsi, ma cresce il timore di una nuova imposizione linguistica a scapito dell'identità e della sovranità culturale nazionale
Il 26 giugno 2024 segna una data storica per l’Ucraina, con il presidente Volodymyr Zelenskyj che ha firmato una legge che ufficializza lo status della lingua inglese come una delle lingue di comunicazione internazionale del Paese. Pubblicata sul sito della Verkhovna Rada (il parlamento unicamerale dell’Ucraina), la legge pone l’inglese al centro delle strategie di modernizzazione e apertura internazionale dell’Ucraina, rappresentando una svolta significativa nella politica linguistica del Paese. Il governo ha preparato il disegno di legge nell’estate del 2023 e la Verkhovna Rada l’ha approvato il 4 giugno 2024. Secondo Zelenskyj, “questa misura rafforza l’apertura del Paese verso il mondo e migliora le opportunità per i cittadini ucraini sia in ambito professionale che personale”.
La legge prevede che l’insegnamento della lingua inglese diventi obbligatorio fin dalla scuola materna. Questo impegno statale per la diffusione dell'inglese coinvolge tutte le istituzioni educative, dai nidi d’infanzia fino alle università. Inoltre, la conoscenza dell’inglese diventa un requisito fondamentale per una serie di posizioni chiave, tra cui i capi delle amministrazioni statali locali, gli ufficiali militari, i pubblici ministeri, i funzionari fiscali e doganali, nonché i dirigenti e i docenti di istituzioni educative e scientifiche. Ai dipendenti pubblici che padroneggiano l’inglese sarà concesso un bonus del 10% sullo stipendio, incentivando così l’apprendimento e l’uso della lingua.
L’inglese verrà esteso anche alle forze armate ucraine e alla Guardia Nazionale, rendendolo una lingua di comunicazione internazionale in ambito militare. Il governo fornirà anche sostegno finanziario ai cinema per la proiezione di film in lingua inglese, promuovendo così la cultura anglofona nel Paese. Tuttavia, una versione precedente della legge che prevedeva la proiezione obbligatoria di film in inglese con sottotitoli ucraini entro il 2027 ha suscitato forti proteste pubbliche, con una petizione che ha raccolto 25.000 firme con conseguente rimozione dell’articolo dal testo finale.
Nonostante i vantaggi evidenti dell’apprendimento dell’inglese, è fondamentale preservare e valorizzare la lingua ucraina. La promozione dell’inglese non dovrebbe avvenire a scapito della lingua nazionale. Se la conoscenza di una lingua permette di accedere a posti di lavoro migliori, c’è il rischio che le persone siano più motivate a impararla, trascurando l'ucraino e il russo, che rischiano di diventare lingue minoritarie. La globalizzazione offre molte opportunità, ma è cruciale conservare il patrimonio linguistico nazionale come simbolo di identità e autonomia. Altrimenti, quale sarebbe il senso di questa guerra?
La questione linguistica in Ucraina è sempre stata complessa e centrale negli eventi attuali. In Ucraina si parlano 40 lingue e dialetti minoritari. Nel 2003, il Paese ha ratificato la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, impegnandosi a proteggerle. Tuttavia, nel corso degli anni, le cose sono cambiate. Le lingue più diffuse sono l’ucraino, lingua ufficiale, e il russo, la lingua del Paese che oggi sta attaccando Kiev.
Guardando indietro nella storia, è cruciale ricordare le politiche di Joseph Stalin, che impose l’uso del russo in Ucraina durante il periodo sovietico. Questa politica mirava a uniformare culturalmente e linguisticamente l’Unione Sovietica, spesso a scapito delle lingue e delle culture locali. L’imposizione del russo fu percepita come un atto di oppressione e controllo, causando profonde ferite nel tessuto culturale ucraino.
Volodymyr Zelenskyj dovrebbe essere particolarmente cauto nel promuovere l’inglese, assicurandosi che non venga percepito come una nuova forma di imposizione linguistica. È fondamentale che l’iniziativa di diffondere l’inglese sia vista come un’opportunità aggiuntiva piuttosto che una sostituzione o un obliteramento della lingua e della cultura ucraina. Il rischio è che una politica mal calibrata possa ricordare agli ucraini l’epoca buia della russificazione forzata, riaprendo ferite storiche e culturali ancora non del tutto rimarginate.
Il linguista ucraino Volodymyr Kulyk ha spesso parlato della necessità di preservare e promuovere la lingua ucraina come parte integrante dell’identità nazionale. Secondo Kulyk, “la lingua ucraina non è solo un mezzo di comunicazione, ma un simbolo di sovranità e indipendenza culturale”. L’esperto ha sottolineato l’importanza di politiche linguistiche che favoriscano l’uso dell'ucraino in tutti gli ambiti della vita pubblica per contrastare l’influenza del russo, che storicamente ha avuto un ruolo dominante in Ucraina. Dobbiamo chiederci: non si sta rischiando di fare la stessa cosa con l’inglese al posto del russo?
L’iniziativa di Zelenskyj di consolidare lo status dell'inglese in Ucraina è un passo ambizioso verso l'integrazione internazionale e lo sviluppo del Paese. Tuttavia, questo percorso deve essere bilanciato con la salvaguardia della lingua e della cultura ucraina, per garantire un futuro in cui modernità e tradizione possano coesistere armoniosamente.