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(Ansa)
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Usa: il dossier immigrazione pesa sulle elezioni di metà mandato

E' braccio di ferro tra Biden e i governatori repubblicani sugli immigrati clandestini

Si riaccende lo scontro politico sull'immigrazione negli Stati Uniti. Alcuni giorni fa, il governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott, ha inviato due bus di immigrati clandestini nei pressi della dimora di Kamala Harris a Washington Dc. “Il vicepresidente Harris afferma che il nostro confine è 'sicuro' e nega la crisi”, ha twittato Abbott. “Stiamo inviando migranti nel suo cortile per chiedere all'amministrazione Biden di fare il suo lavoro e proteggere la frontiera”, ha aggiunto. D’altronde, già nei mesi scorsi il governatore aveva inviato bus carichi di clandestini in alcune città amministrate dal Partito democratico (come New York e la stessa Washington). La mossa di Abbott ha scandalizzato la deputata dem Alexandria Ocasio-Cortez, che ha lasciato intendere di auspicare le dimissioni del governatore.

Ma non è finita qui. Eh sì, perché mercoledì il governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, ha inviato due aerei con cinquanta clandestini su Martha’s Vineyard: parliamo di una ricca isola del Massachusetts che, alle ultime elezioni presidenziali, ha votato massicciamente a favore dei democratici. Tuttavia stranamente – un po’ come a Capalbio nel 2016 – l’arrivo dei migranti non è stato ben accolto. Lisa Belcastro, direttrice di un locale rifugio per senzatetto, ha detto che l'isola affronta una “crisi abitativa” e che non può quindi occuparsi dei cinquanta clandestini. Citando dati ufficiali, il Daily Mail ha riportato che il valore medio di un’abitazione a Martha’s Vineyard è di 800.000 dollari.

Le mosse dei due governatori hanno scatenato l’ira di Joe Biden. “I repubblicani stanno giocando alla politica con gli esseri umani, usandoli come pedine. Quello che stanno facendo è semplicemente sbagliato, non è americano, è sconsiderato”. Non solo. Il sito Axios ha anche riportato che la Casa Bianca sarebbe intenzionata a fare causa ai governatori del Gop su questo dossier. Tutto ciò, mentre Hillary Clinton ha accusato DeSantis di “traffico di esseri umani”.

Ricordiamo che il tema migratorio giocherà una parte rilevante alle elezioni di metà mandato del prossimo novembre. D’altronde, la questione dell’immigrazione clandestina ha da sempre rappresentato una spina nel fianco di Biden, che si è ritrovato attaccato dai repubblicani (che lo accusano di essere troppo blando) e dalla stessa sinistra dem (che lo taccia, al contrario, di scarsa discontinuità rispetto alle politiche del predecessore). In tutto questo, l’anno fiscale che si sta per concludere ha registrato circa due milioni di arrivi di immigranti clandestini al confine meridionale: un record storico assoluto.

Va tra l’altro rammentato che, a marzo 2021, il presidente aveva incaricato la Harris di gestire il dossier migratorio a livello diplomatico con i Paesi dell’America Centrale: un compito rispetto a cui la vicepresidente degli Stati Uniti si è ad oggi rivelata oggettivamente inadeguata. Non solo gli arrivi sono aumentati, ma i rapporti tra Washington e l’America Latina sono notevolmente peggiorati (come testimoniato dall’ultimo Summit of the Americas): un fattore, quest’ultimo, che sta al contrario avvantaggiando Russia e Cina nell’area. E intanto le elezioni di metà mandato si avvicinano.

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Stefano Graziosi