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Germania ed Europa, il boom delle richieste d'asilo

Il numero è in crescita in tutta Europa ma a Berlino ha toccato vette che mancavano dal 2016. Ecco chi si muove verso il Vecchio Continente, attraverso quali rotte e con quali rischi

Il numero di domande di asilo nell'Unione europea è aumentato di quasi la metà nell'ultimo anno. Come scrive il quotidiano tedesco Welt am Sonntag, che cita un rapporto riservato sulla migrazione e la situazione dei rifugiati, il numero delle domande di asilo nei 27 Paesi Ue è salito lo scorso anno a 923.991. Ciò corrisponderebbe a un aumento del 46,5% rispetto al 2021.

Secondo il quotidiano, il cosiddetto rapporto sulla situazione della Commissione UE fa riferimento a dati inediti dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EUAA) del 4 gennaio 2023. Secondo il quotidiano il documento mostra anche che lo scorso anno la Germania ha registrato il maggior numero di domande di asilo dal 2016. Complessivamente, la maggior parte delle domande di asilo nell'UE è stata presentata in Germania nel 2022, per un totale di 226.467. Seguono la Francia (154.597), la Spagna (116.952) e l’ Austria (108.490).In fondo alla classifica ci sono Ungheria (46), Slovacchia (544) e Lettonia (622).

Il maggior aumento assoluto è stato registrato in Austria (108.490), dove il numero di domande è quasi triplicato rispetto al 2021. Un richiedente su tre in Germania proveniva dalla Siria, seguito dall'Afghanistan (17%), dalla Turchia (10,0%) e dall'Iraq (6,7%) che sono come noto tutti Paesi musulmani. Guardando all'UE nel suo complesso, la maggior parte delle domande proveniva da siriani, seguiti da afghani, turchi, venezuelani e colombiani due paesi dove non c’è in corso alcun conflitto armato. Ma il vero problema è stabilire l’identità dei siriani e degli afghani che arrivano in Europa senza documenti oppure con passaporti dei quali è impossibile stabilire la veridicità oppure falsi.

Non sono certo rari i casi di terroristi dell’Isis o di altre organizzazioni terroristiche che si sono mischiati ai migranti o richiedenti asilo che hanno poi colpito in Europa. Come ricordato da Europol gli autori degli attacchi omicidi agli uffici di Charlie Hebdo e a un supermercato ebraico a Parigi nel gennaio 2015 hanno commesso una serie di altri crimini di basso livello in preparazione dei loro attacchi. Tra questi vi era l'utilizzo di un prestito al consumo ottenuto con documenti falsi. Anche gli autori degli attentati al teatro Bataclan nella stessa città 10 mesi dopo hanno utilizzato documenti falsi. I jihadisti viaggiano regolarmente con passaporti falsi. E i documenti originariamente appartenenti a combattenti terroristi stranieri possono essere alterati o utilizzati da sosia. Europol regolarmente impegnata in operazioni che bloccano il traffico di migranti e interrompono la creazione e l'uso di documenti contraffatti che facilitano il traffico: «Queste attività criminali, e le operazioni contro di esse, si svolgono sullo sfondo dell'attuale crisi dei migranti. I gruppi della criminalità organizzata stanno investendo più pesantemente nella produzione di documenti falsi per sostenere un mercato criminale in crescita associato a quella crisi». Sempre a proposito di terrorismo non si contano piu’ in tutta Europa gli attacchi dei cosiddetti “lupi solitari” che hanno fatto decine di morti- e tra loro il numero di coloro che sono arrivati nel Vecchio Continente con lo status di rifugiato è a dir poco impressionante.

Le recenti operazioni coordinate da Europol hanno preso di mira una rete di gruppi della criminalità organizzata in Grecia coinvolti nella massiccia produzione e distribuzione di documenti falsificati o contraffatti, tra cui: passaporti, carte d'identità nazionali, visti Schengen, patenti di guida, carte di registrazione del richiedente asilo e permessi di soggiorno. I documenti sono stati spediti tramite corrieri agli Stati membri dell'UE e ad altri paesi dell'Africa, del Medio Oriente e dell'Asia, e sono stati poi utilizzati per consentire ai migranti irregolari di entrare nell'UE o per legalizzare il loro soggiorno. Come recentemente riportato dalla stampa svizzera l'anno scorso all'aeroporto internazionale di Zurigo sono stati scoperti 327 documenti falsi. La metà circa riguardava passaporti falsi, il resto carte d'identità, permessi di soggiorno o visti. Gran parte dei documenti falsi provenivano da Belgio, Grecia e Spagna. A esibirli sono stati in quasi sempre persone provenienti dalla Siria, dalla Turchia e dall'India. La polizia ha sequestrato i documenti falsi e arrestato le persone che volevano entrare o uscire dalla Svizzera per poi dirigersi nel Nord Europa.

Il «rapporto sulla situazione» dell'UE afferma: «Le domande di cittadini turchi sono (2022) più che raddoppiate rispetto all'anno precedente, mentre le domande di persone provenienti da Venezuela e Colombia sono quasi triplicate. Nell'UE sono state effettuate quasi cinque milioni di registrazioni per la protezione temporanea di persone fuggite dall'Ucraina» Inoltre, sembra che la Libia stia nuovamente attirando maggiore attenzione come paese di transito e di origine dei migranti tanto che viene sottolineato che : «La Libia ha registrato 77.000 partenze (di migranti, ndr) dalle sue coste nel 2022, il numero più alto dal 2017. Nel 2022 è fiorito il traffico di esseri umani sulla costa occidentale». Alla fine del 2022 vissuto secondo i dati l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati UNHCR 28,6 milioni di persone come rifugiati fuori dal proprio paese, ovvero il 24% in più rispetto all'anno precedente. Il motore più forte è stata la guerra di aggressione della Russia in Ucraina: quasi otto milioni di rifugiati ucraini sono stati accolti dall'Europa.

Secondo le stime, circa un milione di loro vive in Germania. Inoltre, nel 2022 la Germania ha accolto circa 200.000 richiedenti asilo provenienti da altri Paesi. Otto su dieci di coloro che sono entrati in Germania nel 2022 in cerca di protezione provengono dall'Ucraina. Si tratta per lo più di donne e bambini. Inoltre, circa 244.000 persone hanno chiesto asilo in Germania da altri Paesi – circa 218.000 per la prima volta. La maggior parte proviene dalla Siria (70.976 domande preliminari), dall'Afghanistan (36.358), dalla Turchia (23.938) e dall'Iraq (15.175). Circa l' 11% dei casi riguardava i figli di rifugiati nati in Germania.

Circa 193.000 persone in cerca di protezione sono effettivamente entrate in Germania da altri Paesi – circa il 58% in più rispetto all'anno precedente. I profughi di guerra provenienti dall'Ucraina possono entrare liberamente nell'Unione europea. La maggior parte dei rifugiati provenienti da altre nazioni, invece, deve attraversare irregolarmente le frontiere esterne dell'UE, di solito attraverso una delle rotte pericolose che attraversano il Mar Mediterraneo. Nel 2022 la maggior parte dei rifugiati è arrivata in Europa attraverso la cosiddetta rotta del Mediterraneo centrale: circa 100.000 persone hanno raggiunto l'Italia e Malta, circa 32.000 persone in Spagna (comprese le Isole Canarie) e quasi 22.700 in Grecia e Cipro. Circa la metà delle persone che hanno raggiunto l'Europa attraverso il Mediterraneo provenivano da tre paesi: Tunisia (circa 33.000 persone), Egitto (circa 29.000 persone) e Bangladesh (22.000 persone). Le rotte del Mediterraneo sono ancora estremamente pericolose tanto che nel 2022 secondo le stime l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, più di 2.000 persone sono morte durante la traversata. Per la direttrice dell'Autorità europea per l'asilo Euaa, Nina Gregori che ha parlato ai giornali del gruppo media Funke: «Gli sviluppi geopolitici di quest'anno e dello scorso anno hanno avuto un impatto diretto sulle esigenze di protezione internazionale e hanno portato a un aumento dello sfollamento verso i paesi dell'UE Questa tendenza si è intensificata negli ultimi mesi. Tuttavia, bisogna tenere conto del fatto che il numero di richiedenti asilo quest'anno, nonostante l'aumento, sarà inferiore al numero del 2015 e del 2016: all'epoca erano registrati circa 1,3 milioni di richiedenti asilo».

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Stefano Piazza