incidente aereo romania
Un Mig-21 della Forza aerea rumena.
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Caccia ed elicottero precipitano in  Romania: escluso evento bellico

Doppio incidente aereo vicino al Mar Nero. Per il ministero della Difesa rumeno, non ci sono nessi con le operazioni militari in corso tra Russia e Ucraina.

L'aviazione romena ha subito due strani incidenti mortali nella giornata di ieri, 2 marzo, tragici eventi che hanno ucciso otto militari. Il pilota di un vecchio caccia Mikoyan Mig-21 appartenente alla 861° Squadra di combattimento aereo è rimasto ucciso nello schianto del suo aeroplano vicino a Cogealac, nella regione sud-orientale di Costanza.

Il ministero della Difesa rumeno ha affermato che l'aereo faceva parte di una formazione di due MiG-21 Lancer decollati dalla base di Borcea che effettuavano missioni di pattugliamento aereo nello spazio aereo circostante la città di Dobrogea, quasi sulle rive del Mar Nero, quando le trasmissioni radio sono improvvisamente cessate alle 20 ora locale e il contatto radar è stato perso tre minuti dopo.

In seguito alla scomparsa del caccia, un elicottero da trasporto Sa-330 Puma con a bordo sette militari soccorritori, dei quali due appartenenti alle forze navali, è decollato dalla vicina base aerea di Mihail Kogalniceanu per condurre una missione di ricerca e soccorso, ma una volta giunto nei pressi della cittadina di Gura Dobrogei, a circa 11 km dal luogo del decollo, alle 22:04 locali si è misteriosamente schiantato uccidendo tutti gli occupanti.

L'aeronautica militare romena ha avviato un'inchiesta ufficiale per scoprire le cause della doppia tragedia e ha temporaneamente messo a terra tutti i suoi Mig-21 e Sa-330 in attesa, quantomeno, dei risultati iniziali. Per dinamica degli eventi e testimonianze raccolte il sospetto è che si sia trattato di due cause differenti, una imputabile a vetustà dell'aeromobile, l'altra a errore umano.

Nel caso dell'elicottero, l'ipotesi è la formazione di ghiaccio sulle pale del rotore, evento prevedibile per le condizioni meteo in corso nel momento del disastro. Gli investigatori valuteranno comunque altre possibili cause come guasti tecnici o errore del pilota.

Il ministero della Difesa romeno ha dichiarato che gli eventi non hanno alcun nesso con le operazioni militari in corso tra Russia e Ucraina, la zona è lontana almeno 100 km dal confine sud ucraino, ma è vicina alle coste dove incrociano navi militari russe, dove la Romania ha 220 km di costa e dista meno di 500 km dalla Crimea, territorio oggi sotto il controllo di Mosca, a tiro di caccia.

Al momento non c'è alcun sospetto che si possa essere trattato di una reazione militare ingiustificata, ma è altrettanto vero che difficilmente i due voli possano essere sfuggiti ai tanti radar che oggi illuminano la regione. Nella stessa base dalla quale era partito l'elicottero sono schierati da dicembre anche otto Eurofighter dell’Aeronautica Militare italiana e sei della Luftwaffe (D) che svolgono missioni di polizia aerea costituendo la forza di reazione rapida (Quick reaction alert), ai confini orientali della Nato.

I Mig-21 di Bucharest sono stati costruiti negli anni Ottanta e aggiornati tra il 1993 e il 2003 in collaborazione con l'Aerostar romena e l'israeliana Elbit System che ha fornito l'avionica adatta per farli operare con gli standard dell'Alleanza atlantica. Le prestazioni dei vecchi Mig sono molto limitate e nonostante l'acquisto di una dozzina di F-16 usati dal Portogallo la Difesa aerea romena non è in grado di garantire la protezione dello spazio aereo nazionale.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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