Chi sono le vittime del terremoto in Centro Italia
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Chi sono le vittime del terremoto in Centro Italia

Il bilancio provvisorio è di 292 morti. Due degli ultimi corpi sono stati recuperati da sotto le macerie dell'hotel Roma di Amatrice

Durante la  notte è stato recuperato il corpo di una donna sepolta sotto le macerie dell'hotel Roma di Amatrice, la cittadina del reatina più colpita dal sisma dello scorso 24 agosto. E mentre i vigili del fuoco fanno sapere che si cercano ancora altre persone che ancora mancano all'appello, il bilancio delle vittime arrivato a 290, conta 230 delle quali hanno perso la vita ad Amatrice, 49 ad Arquata del Tronto e 11 ad Accumoli. Questo secondo i dati ufficiali della Protezione Civile. Un triste elenco provvisorio del terremoto di magnitudo 6 che alle 3.36 di mercoledì 24 agosto ha sconvolto il Centro Italia. "Quello che è accaduto è un evento di impatto enorme. Le vittime sono concentrate in tre comuni", ha detto il premier Renzi dopo un vertice sul sisma. Alto anche il numero complessivo dei feriti arrivato a 388, anche se molti già dimessi, e di coloro che hanno perso la casa circa 2.500. 

Ecco i nomi delle vittime riconosciute del terremoto:

- I MORTI IN PROVINCIA DI RIETI

- I MORTI IN PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
 

Ecco alcune delle drammatiche storie di questi giorni.

Angelica, tra i piccoli morti a causa del sisma
Hanno perso la vita la piccola Angelica, la bimba di 7 anni morta ad Amatrice, sepolta dalle macerie, insieme alla mamma Maria, e al papà, il primo maresciallo dei bersaglieri Carlo Chiodi, nel sisma del 24 agosto.

Padre e figlio muoiono insieme, la mamma è grave
Alberto Reitano aveva 56 anni, suo figlio Tommaso, 14 anni. Come ogni anno si erano recati ad Amatrice in vacanza. Con loro anche Patrizia Merano, moglie e mamma, ricoverata in gravi condizioni.

Veniva dall'Albania 
Erjon Toro, nato in Albania, viveva ad Amatrice dal 2001 e la notte del 24 agosto ha perso la vita a causa del sisma. Lascia la moglie e un figlio.

Si salvano solo le figlie di 11 e 14 anni
Gabriella Sergeni, Mauro Marincioni e genitori di lei, Adriano e Artemia non ce l'hanno fatta e sono morti schiacciati dalle macerie della loro casa ad Amatrice.  Sono sopravvissute invece le due figlie della coppia, di 11 e 14 anni, ricoverate in un ospedale di Roma, ma non in pericolo di vita.

Viveva e lavorava ad Amatrice
Maricia Iosub, 35 anni, romena era venuta in Italia per lavorare. Ad Amatrice abitava da 15 anni dove lavorava in un ristorante della cittadina reatina.

In vacanza nella casa dei genitori
Il cane di Andrea Cossu, 47 anni e originario di Pomezia, non ha voluto lasciare il suo padrone neanche durante i funerali solenni. Andrea si trovava a Pescara del Tronto, nella casa che gli avevano lasciato i genitori. La moglie si è salvata.

Si era appena laureato
Andrea Tomei aveva 29 anni ed è è morto insieme alla madre Vittoria. Si era da poco laureato in Scienze della montagna all'Università della Tuscia.

La nonna che lascia 10 nipoti
Maria Elena Conti, 85 anni, riginaria di Piacenza, al momento del sisma era in vacanza ad Amatrice, insieme alla figlia Cecilia, il genero Gianfranco e il nipote Simone, tutti salvi. Oltre a loro, Maria Elena lascia un'altra figlia e dieci nipoti.

Anche il figlio del questore tra le vittime
Aveva 28 anni, il figlio di Filippo Santarelli, questore di Frosinone,  morto sotto un cumulo di macerie a Amatrice, il piccolo paese devastato dal sisma, mentre si trovava in vacanza con amici. Il racconto che consegna il questore al Corriere della Sera è un colpo al cuore. Si trovava a Roma, quando è stato svegliato dalla scossa. "Ho sentito il sindaco di Amatrice che diceva che gran parte del paese non c'era più e allora mi sono messo in macchina. Avevo l'angoscia nel cuore, continuavo a chiamare Marco sul cellulare. Sono arrivato alle sette, sono rimasto senza fiato davanti alla devastazione che vedevo. Hanno trovato vivo il gatto che portava sempre in vacanza. Ma lui non c'era". Lo aveva sentito la sera prima del terremoto in vacanza. "L’ho sentito contento. I suoi amici sono venuti ad abbracciarmi e a dirmi che lui era un amicone per tutti, faceva la differenza di una serata, di una vacanza. Era disponibile, non è mai stato un solitario. Mi fa piacere che venga ricordato così".

Lo strazio del riconoscimento dei corpi
"Ho fatto il riconoscimento della salma di mio fratello gemello e di sua moglie. Ora ce li portiamo a Latina per i funerali. Un'amica di mia moglie invece non è stato possibile riconoscerla, ma pensiamo proprio che sia morta". A parlare è Enzo Di Cesare, 73 anni, appena uscito dall'obitorio improvvisato ad Amatrice nelle tende della Protezione civile, dove si sta svolgendo il riconoscimento di decine di corpi da parte dei parenti. Un giardinetto del dolore, dal quale giornalisti e operatori si tengono  a distanza, dopo qualche momento di tensione stamani. "Sono venuta per il rilascio delle salme dei miei nipoti", dice una giovane donna a un poliziotto all'ingresso dell'area, in fondo alla quale c'è l'obitorio da campo. Se e' arrivato il nulla osta del magistrato i parenti posso portare via i propri cari vittime del terremoto.

I figli morti dell'infermiera
"Ho tirato fuori dalle macerie prima la mia ex moglie, ferita ma viva, poi, un po' alla volta, scavando con le mani e con l'aiuto del mio cane ho trovato mia figlia Anna, 21 anni, e mio figlio Franco, 23 anni, ma per loro non c'era piu' nulla da fare". Comincia così il racconto di Carlo Grossi, infermiere dell'Ares 118 in servizio all'ospedale Grifoni di Amatrice dal 1981. "Laga (il nome del suo cane, ndr) abbaiava e scavava, poi ha iniziato a piangere anche la cagnolina. Il primo corpo che ho trovato, dopo aver soccorso mia moglie, è stato quello di mia figlia Anna, ho visto la sua treccia. Poi abbiamo continuato e ho scorto una gamba, quella di Franco. Era nella posizione come dormiva abitualmente, pancia in giù, con le braccia aperte, aggrappato al materasso". Della casa dove vivevano i suoi figli, ad Amatrice, al civico 56 di via Madonna della Porta, non resta piu' nulla: "E' un cumulo di macerie". 

La ragazza spagnola a casa del fidanzato italiano
Ana Huete
, 26 anni. Originaria di Granada era in vacanza con fidanzato italiano e si era recata nella zona del sisma per visitare il paese natale del ragazzo.

Il milanese morto: ancora vivi i suoi figli
Si chiamava Diego Galante, quarantenne milanese residente ad Agrate Brianza (Monza). Era andato ad Amatrice insieme alla compagna romana Sook Mancini, anche lei deceduta, e ai due figli avuti da una precedente unione, fortunatamente estratti vivi dai soccorritori. A rendere nota la sua scomparsa e quella della compagna sono stati i suoi familiari, che sapendoli in viaggio verso la sagra della amatriciana, dal 24 agosto non ne avevano più notizie.

Perde la vita a casa dei nonni paterni
Era a casa dei nonni Arianna Masciarelli, 15 anni. Era andata a Pescara del Tronto per passare del tempo prima di ritornare al liceo artistico di Pomezia, in provincia di Roma, dove abitava.

Due coniugi morti nel sonno
Si chiamavano Fabrizio Trabalza, 45 anni, e Paola Rascelli, 43 anni. Anche loro sono rimasti schiacciati sotto le macerie della loro abitazione ad Amatrice. Fabrizio era il webmaster dell'associazione Acti-Roma.

Deceduto a Civitanova mentre era in ferie
Lavorava in un negozio di parrucchieri a Civitanova Marche, Alessandro Neroni, 42 anni, ed morto ad Amatrice sotto le macerie dell'abitazione dei genitori che era andato a trovare durante le ferie.

Il marito si salva, la moglie e figlio di 11 anni no
Nadia Magnanti, 44 anni, non ce l'ha fatta. È deceduta insieme al figlio Lorenzo, 11 anni, ad Amatrice. Il marito si è miracolosamente salvato.

Due bambine estratte dalle macerie
Alle 19:30 del 24 agosto a Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto, i Vigili del fuoco di Teramo, al termine di un'operazione di soccorso lunga e complessa, sono riusciti a recuperare due bambine, rimaste sepolte dalle macerie per circa 16 ore. Una delle due, Giorgia, è viva e apparentemente in discrete condizioni di salute, la sorella non ce l'ha fatta. "Era stesa accanto a lei, non c'era più nulla da fare purtroppo", racconta un giovane volontario.

Una famiglia distrutta dal sisma
Il figlio di 9 anni si sava miracolosamente. Fabio Graziani, 42 anni, e Aurelia Daogaru, originari di Nettuno, muoiono ad Amatrice.

Il poliziotto in vacanza e i suoi figli
Un assistente capo della polizia stradale in servizio ad Aprilia - Ezio Tulli, di 42 anni - e i suoi due figli, di 14 e 12 anni, sono morti la scorsa notte ad Amatrice (Rieti), dove si trovavano in vacanza, per il crollo di un edificio causato dal terremoto. Illesa la moglie di Tulli, anche lei in servizio in polizia. Risultano, invece, dispersi i genitori della donna.

Due coniugi forlivesi e una donna piacentina morti nelle loro case
Ci sono anche due anziani coniugi forlivesi, Bruna Muller e Cesare Marri, fra le vittime del terremoto ad Amatrice. A dare la notizia sono le testate locali. La coppia da martedì era nella propria casa di Amatrice in vacanza. Ad Amatrice ha trovato la morte anche una donna piacentina di 85 anni, Maria Elisa Conti, che in questi giorni, come ogni estate, stava trascorrendo un periodo di vacanza nell'abitazione della famiglia del marito nel centro storico della cittadina.

In ospedale per assistere la madre
Il funzionario della Protezione civile, Tiziana Lo Presti, 60 anni, al momento della prima terribile scossa di terremoto si trovava a Saletta, frazione di Amatrice, per stare vicino alla madre, ricoverata nell'ospedale del paese. Tiziana è morta sul colpo, mentre la madre si è incredibilmente salvata.

In vacanza con il cugino e la nonna
Elisa Cafini aveva 14 anni e tutta la vita davanti. Originaria di Pomezia, era in vacanza a Pescara del Tronto dalla nonna, insieme al cugino di otto anni. Nessuno dei tre si è salvato.

L'agente immobiliare non sopravvive al crollo della sua casa
Giacomo Dell'Otto, 52 anni. Era agente immobiliare originario di Sezze e il 24 agosto si trovava in vacanza nella sua casa di Amatrice con la moglie Aura, la figlia Angela di 12 anni e il fratello Paolo.

La famiglia schiacciata dal campanile di Accumoli
È stato il collasso del campanile della chiesa di Accumoli (Rieti) a provocare la morte di tutta la famiglia di Andrea Tuccio: lui, la moglie Graziella e i figli Riccardo e Stefano. A confermarlo è il sindaco Stefano Petrucci: "La chiesa ha avuto recenti ristrutturazioni ma non sono valse a nulla perché una struttura così alta realizzata in muratura non ha potuto reggere a una tale scossa. La casa della famiglia Tuccio è crollata solo per questo, altrimenti con i suoi solai fasciati in acciaio avrebbe retto".

La piccola Marisol
Dormiva nel suo lettino nella casa delle vacanze ad Arquata del Tronto, ma il terremoto l'ha portata via. MarisolPaveva solo 18 mesi. È morta nel crollo della casa dove si trovava insieme al papà Massimiliano e alla mamma Martina, una giovane abruzzese scampata al terremoto dell'Aquila, la sua città, nel 2009. La donna è ricoverata all'ospedale regionale Torrette di Ancona, dove è stata sottoposta a esami diagnostici approfonditi per scongiurare gravi conseguenze per essere rimasta a lungo sepolta sotto le macerie. Il compagno Massimiliano è ricoverato all'ospedale Mazzoni di Ascoli per le ferite riportate in varie parti del corpo, ma non è in pericolo di vita.

Il dramma dei due gemellini
Ad Amatrice si soffre anche per la tragedia di due gemelli di 7 anni, Simone e Andrea Serafini, entrambi morti. Simone era stato estratto in fin di vita e portato d'urgenza a Roma in elicottero, ma non ce l'ha fatta.

La nonna salva i nipotini ma il nonno non ce la fa
Non ce l'ha fatta Vito, il nonno di Leone e Samuele, i fratellini di 6 e 4 anni salvati a Pescara del Tronto, la frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno completamente distrutta dal sisma. La nonna Vitaliana è stata estratta viva dalle macerie dopo aver salvato i due nipotini. Con prontezza li ha infilati con lei sotto il letto proteggendoli con il proprio corpo. Il padre dei bambini, accorso da Fregene (Roma), ha partecipato alle ricerche.

Foto tratta da Facebook
Il post, pubblicato sul profilo Facebook del gruppo scout della Capitale Agesci Roma 88, che rende omaggio alla piccola Angelica, la bimba di 7 anni morta ad Amatrice, sepolta dalle macerie, insieme alla mamma Maria, e al papà, il primo maresciallo dei bersaglieri Carlo Chiodi, nel sisma che il 24 agosto ha colpito il centro Italia, 26 agosto 2016

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simonasantoni