L'insegnamento delle Università Telematiche
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L'insegnamento delle Università Telematiche

Questa fase ha dimostrato che non si tratta di facoltà di Serie B come scrive il Rettore di eCampus, Prof. Enzo Siviero

Egregio Direttore,

in questi mesi di emergenza sanitaria mi preme segnalare il ruolo fondamentale dell'Università telematica - in prima linea nel rispondere tempestivamente alle misure del distanziamento sociale imposte dal Governo - quale strumento di conoscenza aperto, versatile e sinergico.

Del resto, da tempo l'evoluzione a livello mondiale ha messo in luce l'esigenza, anche per il nostro Paese, di sviluppare l'insegnamento a distanza universitario in modo organico fino alla laurea, attraverso il riconoscimento del Ministero e le verifiche Anvur nei confronti delle università telematiche al pari di tutti gli altri Atenei.

Sotto emergenza, abbiamo trasformato gli esami di profitto scritti e orali e le sessioni di laurea in modalità online in tempi record, nello stesso modo in cui abbiamo assicurato negli anni allo studente l'assistenza in presenza - grazie al metodo blended, misto - di tutor, cultori e docenti.

Abbiamo dato avvio a questionari di ricerca scientifica sulle principali tematiche sociali e messo a disposizione di Istituzioni ed altre Università un metodo ed un patrimonio comune a chiunque voglia ragionare in termini attuali e futuribili di formazione e cultura, come nel caso del materiale didattico e gratuito ospitato sul portale del Ministero dell'Istruzione e su testate dedicate alla scuola.

Abbiamo organizzato eventi ed iniziative sul territorio senza soluzione di continuità e nell'ambito dell'applicazione della c.d. "Terza missione".

Va quindi ribadito con forza che l'università telematica non è una scelta di serie B, così come non può limitarsi ad essere la "didattica dell'emergenza". Tutt'altro! Nel nostro caso, il 30% dei neoiscritti sono neodiplomati ai quali è consentito l'accesso in ogni momento dell'anno ed in ogni situazione logistica.

Il recente dossier de "Il Sole 24 Ore" sui corsi online gratuiti - che ci pone al primo posto tra le Università in grado di offrire il maggior numero di corsi online - è per noi il riconoscimento di un lavoro di squadra iniziato 14 anni fa, ma ci obbliga ad una assunzione di responsabilità riguardo la qualità, l'aggiornamento e la tempestività della nostra offerta anche in futuro.

In questo senso, le storie delle nostre studentesse e dei nostri studenti sono di esempio e stimolo: il sacerdote che ha potuto differire di qualche mese gli ultimi esami di profitto e la laurea senza perdere l'anno accademico, per assistere i ricoverati nei reparti Covid-19; la laureanda impegnata in una RSA molte ore al giorno; due studentesse che continuano a preparare insieme gli esami nonostante il lockdown; tutte le persone disabili o limitate quotidianamente a causa del lavoro o di impegni familiari gravosi.

In sintesi, il nostro Ateneo svolge un ruolo sociale assai rilevante: l'università che va in casa dello studente e lo segue in ogni momento attraverso uno specifico sistema di tutoraggio; lo studente che ottimizza il suo tempo per lo studio e può recarsi presso una delle nostre decine di sedi per ogni esigenza; la possibilità di accedere agli esami con cadenza mensile; l'opportunità di seguire seminari intensivi e webinar di stretta attualità.

Sono convinto che questa nostra esperienza possa essere di stimolo per l'intero panorama universitario, non solo per superare l'attuale emergenza, ma ancor di più per studiare in modo unitario il "dopo". Gli stessi studenti delle università tradizionali hanno valutato positivamente questo sistema e ne auspicano una applicazione sistematica, laddove possibile. Esattamente ciò che noi facciamo da quasi quindici anni.

Il Rettore

Prof. Enzo Siviero

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