Come è easy comprare un'arma a New York
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Come è easy comprare un'arma a New York

Dopo la strage di Newtown, boom di vendite in alcuni Stati del sud. Reportage da Manhattan. Pane in cambio di pistole

Non bisogna andare troppo lontano per trovare un rivenditore di armi a New York. Uno dei negozi più quotati della città si trova a pochi passi da Union Square, nel centro di Manhattan, in un seminterrato tra la 20esima strada e la 5th avenue. Il negozio assomiglia ad un ferramenta. E in un certo senso ci sono tutti i ferri del mestiere: set di pulizia, parti di ricambio per pistole e fucili, munizioni e anche maschere antigas. E naturalmente le armi, dalle revolver ai fucili d’assalto. E alcune si possono anche affittare; costano dai quindici agli ottanta dollari al giorno, dipende dall’articolo.

Ovattati si sentono degli spari. “West Side Rifle & Pistol Range” è molto conosciuto anche perché offre ottimi corsi di tiro a segno. Ci sono anche molte ragazze che frequentano la struttura per imparare a sparare. Ma il fatto non stupisce se si pensa il numero di donne  che dichiara di possedere un’arma in casa in America si aggira attorno al 43% della popolazione, secondo fonti Gallup.    

In questo e in altri gun store della città non sono gradite domande che vadano otre le informazioni utili ad acquistare un'arma. Qualsiasi commento sulla strage della scuola Sandy Hook di Newtown, in Connecticut  - che da molti è definita come la più grande tragedia dopo l’11 settembre - è bandito. “Chiedi al Governo” è la risposta, oppure “parlane con la NRA”, National Rifle Association, la lobby delle armi che in questi giorni ha riacceso le polemiche proponendo la presenza di agenti armati nelle scuole.

A New York le leggi per acquistare e vendere armi sono tra le più restrittive del paese e i negozianti sono ancora più restii a parlare rispetto a quelli di altri stati come l’Oklahoma o il Texas, dove è molto più semplice portarsi un fucile a casa.

In uno dei più antichi negozi di armi della città, Beretta Usa, nell’Upper East Side – un negozio tutto legno e animali imbalsamati, specializzato in armi da caccia ma con un buon numero di fucili automatici in bella vista - l’unico commento del proprietario, è un laconico “sono certo che cambierà nulla”, sottolineato da un sorriso. Nonostante la volontà di Obama di reintrodurre il divieto di vendita delle armi d’assalto negli Usa, tutti sanno che non sarà semplice far  passare questa legge.

La cultura delle armi è tanto radicata negli Usa che all'indomani della strage di Sandy Hook, in cui sono stati uccisi 20 bambini e sei adulti, gli acquisti di pistole hanno avuto un’impennata in stati come il Colorado dove all'ufficio di Investigazione statale sono arrivate 8800 richieste di licenza per porto d’armi, ad esempio.  "Numeri senza precedenti" ha commentato Susan Medina, portavoce dell'ufficio.

In tempi normali la procedura di approvazione richiederebbe pochi minuti mentre al momento si arriva ad aspettare fino a tre giorni, tanto è alto il numero delle richieste.

Secondo il Denver Post, che riposta la notizia, questo sarebbe dovuto sia alla volontà di difendersi nel caso di attentati, che alla paura che il presidente Obama riesca davvero a modificare il famoso Secondo Emendamento, che consente ad ogni cittadino americano di possedere un’arma da fuoco.

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Paola Camillo