Colpito un centro Onu per i rifugiati a Gaza
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Colpito un centro Onu per i rifugiati a Gaza

L'edificio dell'UNWRA che si trova nel nord della Strscia di Gaza ospitava 1500 sfollati: almeno sedici i morti. Tra loro un funzionario Onu

È il diciasettesimo giorno delle operazioni militari nella Striscia di Gaza. Dopo una notte relativamente tranquilla sul versante israeliano, con solo un missile lanciato verso le città di confine, cui ha fatto seguito un fitto lancio di razzi sparati dai miliziani - e tutti intercettati - nella mattinata, l'Idf, l'esercito israeliano, ha lanciato una vasta operazione contro quelli che ritiene essere obiettivi strategici a Gaza. Trentacinque gli obiettivi colpiti e 51 morti solo oggi, per un numero complessivo - dacché è iniziata la crisi - di 736 morti tra i palestinesi (metà dei quali uccisi da quando è iniziata l'operazione di terra) e 35 tra gli israeliani, di cui 32 soldati e tre civili.

COLPITA UNA SCUOLA DI RIFUGIATI. Tra gli obiettivi probabilmente colpiti da Tsahal, a Beit Hanoun, nel nord della Striscia, anche un edificio dell'UNWRA, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi in Palestina che dispone di quarantaquattro edifici per gli sfollati a Gaza, giunti  a circa 150 mila dacché sono iniziate le operazioni militari. I morti uccisi dai bombardamenti in questo edificio  che al momento stava offrendo riparo a circa 1500 sfollati sarebbero almeno quindici e oltre 100 le persone ferite, ma il bilancio potrebbe aggravarsi.  C'è anche un diplomatico Onu tra le vittime, ma Ban Ki Mon che pure si è detto sconvolto ha evitato di puntare l'indice contro Tel Aviv, essendo ancora in corso indagini interne per appurare l'accaduto.

L'esercito israeliano ha fatto sapere che sta anch'esso verificando quanto avvenuto, avvertendo che quella scuola potrebbe essere stata colpita da un razzo di Hamas. È anche possibile che la scuola UNWRA sia stata ritenuta da Israele un deposito dove venivano riposte le armi. Secondo l'Unrwa si tratta del terzo attacco in tre giorni a una delle sue scuole di Unrwa dopo quelli di mercoledì a Deir Al Balah (centro) e quello di lunedì a un altro edificio. Robert Turner, direttore delle operazioni per l'Unrwa nella Striscia, ha assicurato ad Al Jazeera che l'edificio «era un rifugio d'emergenza designato» di cui l'Israeli defence force era a conoscenza, e che non c'è stato alcun avviso «di operazioni militari riguardanti la scuola».

Le procedure per i bombardamenti dell'IDF

 

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