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(Ansa)
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Caos Passaporti: un sistema online debole ma per le urgenze i tempi restano rapidi

La piattaforma di prenotazioni, pensati per l'epoca Covid, sta mostrando i suoi limiti e verrà presto cambiata ma dalle questure il messaggio è chiaro: la procedura d'urgenza ha i tempi previsti di due settimane

Il rilascio del passaporto, è diventata un'esperienza frustrante per molti cittadini a causa dei ritardi nelle procedure di emissione.Questo problema che affligge gli italiani su tutto il territorio nazionale ha fatto registrare ritardi nell’ emissione del documento con prenotazioni online che arrivano fino a 9 mesi di distanza. Tra le cause oltre alla crescente domanda dovuta alla fine delle restrizioni Covid e alla Brexit i ritardi sono da attribuire anche alla carenza di personale negli uffici ma soprattutto a problemi tecnici del sistema informatico utilizzato per elaborare le richieste. Difatti la piattaforma che da la possibilità di prenotare l’appuntamento per il rilascio del passaporto sembrerebbe inefficace non solo nella gestione delle domande ma anche nella comunicazione. Fattori che contribuiscono a rallentare l'intero processo di emissione del documento di viaggio, causando disagio per i cittadini, come nel caso di Vicenza dove le prenotazioni si prendono a distanza di 6/8 mesi, o in provincia di Alessandria dove il primo appuntamento utile è a maggio.

«La situazione nazionale è variegata, con alcuni punti di eccellenza e altri meno efficienti, ma si sta lavorando per uniformare le pratiche»-commenta il Dott. Luca Montella Primo Dirigente Polizia di Stato, divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Roma.

Quali sono le cause dei ritardi?
«Durante il periodo pandemico, nel 2021, le domande di passaporto hanno raggiunto un picco di 80.000, per poi salire a 118.000 nel 2022 e a 244.000 nel 2023. Questo aumento è dovuto alla fine delle restrizioni e alla necessità di passaporto per viaggiare nel Regno Unito a causa della Brexit, oltre alla carenza di personale in alcuni uffici. A Roma e provincia, per far fronte a questa crescente richiesta, sono stati riorganizzati gli uffici e gli organici. Attualmente, la questura di Roma dispone di 50 uffici periferici. Nel gennaio 2024, si è registrato un leggero aumento delle richieste, con 20.000 domande di passaporto a Roma e provincia, con una percentuale di passaporti non ritirati».

Che tipo di problemi ci sono sul portale delle prenotazioni?
«Sicuramente stanno implementando delle funzioni sul sistema delle prenotazioni online. Mi risulta che il portale da tempo è oggetto di continue riunioni e studi per risolvere delle problematiche che non conosco, perché relative a questioni tecniche che sono di competenza del ministero dell’Interno ma tutte le richieste urgenti vengono comunque processate. È utile ricordare ai cittadini che per ottenere il passaporto, non ci sono limiti di competenza territoriale: è sufficiente effettuare i versamenti richiesti e recarsi in qualsiasi ufficio, motivando l'urgenza».

A Roma e provincia di che numeri parliamo?
«Nel 2023, la questura di Roma ha rilasciato 244.000 passaporti, di cui il 50% erano urgenti. Le prenotazioni settimanali sono state di circa 2500 per Roma e provincia».

I numeri di Milano e Torino
Ma mentre alcuni cittadini premono per ottenere il passaporto, altri non si presentano a ritirarlo, come nel caso di Torino, dove circa 3.000 passaporti sono rimasti in giacenza. Tra i dati rilevanti, nel capoluogo piemontese si registrano anche 400 richieste acquisite giornalmente tra l'ufficio passaporti e i commissariati dove nel 2022 sono state evase 72.000 pratiche, salite a 120.000 nel 2023. Anche a Milano, i numeri sono notevoli, con 650 posti disponibili ogni giorno per le prenotazioni online e quasi 190.000 passaporti rilasciati nel 2023, di cui 40.000 urgenti. La punta massima è stata di oltre 4.800 passaporti rilasciati in una settimana, con un agenda aperta per le prenotazioni a 3 mesi.

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Linda Di Benedetto