Caso Cancellieri: la Camera salva il ministro
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Caso Cancellieri: la Camera salva il ministro

Con 405 voti contrari la Camera ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal M5S nei confronti della Guardasigilli - Caso Cancellieri, la cronaca

Annamaria Cancellieri non deve dimettersi. Con 405 voti contrari, 154 a favore e 3 astenuti, la Camera ha bocciato la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle per il caso delle telefonate intercettate con la famiglia Ligresti. 

"E' la giornata piu' lunga. Sicuramente faticosa". Così Annamaria Cancellieri rispondendo poco prima del voto ai cronisti con i quali si è lamentata per il dolore che le provoca il braccio da poco operato.

“Dimettermi? Per una volta non ne parliamo”. La Guardasigilli ha detto anche di non comprendere le vere ragioni delle contestazioni che le sono state mosse e che sono state, a suo avviso, smentite dai fatti e dalla magistratura.

A chi le chiedeva se al ministero sarà attivato un 'call center' per dare ascolto alle emergenze del sistema carcerario, come sollecitare dal segretario del Pd Guglielmo Epifani nel chiedere un "impegno forte" per far si' che anche "chi non ha voce" possa farsi ascoltare, la Cancellieri ha risposto che “non è una cattiva idea”.

Nel frattempo la Procura di Torino ha aperto un fascicolo contro ignoti sulla fuga di notizie relativa al caso Cancellieri-Ligresti. L'ipotesi e' che qualcuno degli investigatori abbia violato il segreto d'ufficio sull'inchiesta Fonsai.

E mentre si svolgeva il voto alla Camera è stato reso noto un passaggio del verbale di Salvatore Ligresti che, durante un interrogato, ha rivelato una sua segnalazione a Silvio Berlusconi a favore di Anna Maria Cancellieri. ''Mi feci latore presso Silvio Berlusconi – ha sostenuto Ligresti - del desiderio dell'allora Prefetto Cancellieri che era in scadenza a Parma e preferiva rimanere in quella sede anziche' cambiare destinazione''. 

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