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Canada: i cold case dei "piedi ritrovati"

Un mistero che fa discutere e preoccupa i canadesi da più di un decennio ma che gli inquirenti locali sostengono non essere riconducibile a un serial killer

Il mistero dei “piedi ritrovati” fa discutere, incuriosisce e preoccupa i canadesi da più di un decennio. Purtroppo non è uno scherzo. E nel mese di maggio è stato rinvenuto il 14esimo piede umano calzato in una scarpa.

Il rituale è sempre lo stesso: uno dopo l'altro, dal 2007 piedi e sneaker sono arrivati sulla costa meridionale della British Columbia con macabra regolarità.

L’ultimo piede ritrovato

Nel fine settimana del 5 maggio, la scoperta  dell’ultimo piede “vestito” è stata fatta da uomo che passeggiava sulla spiaggia dell'isola di Gabriola, un'enclave assonnata e pittoresca che conta una popolazione di 4mila abitanti.

Questa volta, il piede, nascosto da alcuni tronchi, indossava quello che sembrerebbe più uno scarponcino da trekking, almeno secondo quanto ha rilevato la Royal Canadian Mounted Police.

Le speculazioni

Le scoperte dei piedi trovati lungo la costa canadese, sempre vestiti scarpe da corsa, ha alimentato negli ani ogni tipo di speculazione: dall’amputazione ad opera di uno tsunami a quella di un trafficante di esseri umani, da una vendetta di un sicario della mafia alla follia di un feticista squilibrato o di un serial killer.

La spiegazione degli inquirenti

Il mistero resta anche se, attraverso l’esame del Dna dei resti, i coroner canadesi hanno scoperto che quattro coppie di piedi apparterrebbero alle stesse persone anche se sarebbero stati ritrovati a distanza di un anno l’uno dall’altro. Inoltre, in alcuni casi, i medici legali sarebbero riusciti a procedere all’identificazione, come per un uomo scomparso nel 2006 i cui piedi mozzati sono stati trovati nel 2008, oppure come gli arti inferiori di una donna (scomparsa nel 2005) della quale sono stati trovati i piedi nel 2009.

Per gli esperti i proprietari dei piedi sarebbero morti per un incidente o per cause naturali. Poi i corpi sarebbero finiti in acqua e la forza delle correnti avrebbe lavorato sui resti fino al distacco degli arti. Una spiegazione sarebbe stata data anche al tipo di scarpa che, rispetto a venti anni fa, è cambiata in materiale e tecnologia e ha reso quelle da ginnastica molto più leggere, resistenti e in grado di galleggiare per più tempo.

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Chiara Degl'Innocenti