Calenzano, esplosione in una raffineria Eni: 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi
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Calenzano, esplosione in una raffineria Eni: 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi

Una grave esplosione si è verificata alle 10:22 nel deposito carburanti Eni di Calenzano, vicino Firenze, a cui ha fatto seguito un incendio di vaste proporzioni. Al momento si contano due morti, nove feriti, di cui tre gravi, e tre dispersi. L’incidente è avvenuto nella zona di carico, durante il rifornimento delle autobotti, verosimilmente a causa di una perdita di liquido infiammabile.

Dopo l'esplosione, una colonna di fumo nero alta e visibile a chilometri di distanza si è alzata sopra il deposito. I Vigili del Fuoco sono intervenuti celermente, domando le fiamme entro poche ore e impedendo che esse raggiungessero i serbatoi principali di carburante, il cui danneggiamento avrebbe causato un disastro di proporzioni inaudite. Il sito è di importanza strategica, essendo collegato tramite oleodotti a una raffineria per la distribuzione di oltre un milione di tonnellate di prodotti petroliferi ogni anno.

Il Dipartimento di Protezione Civile ha emesso un’allerta per un raggio di 5 km, raccomandando di tenere chiuse le finestre e di evitare l'area. Circa 15 aziende nei dintorni sono state evacuate, così come una piscina e un palazzetto dello sport. La circolazione ferroviaria sulla linea Firenze-Bologna è stata interrotta per diverse ore.

La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) ha espresso preoccupazione per le sostanze tossiche rilasciate dall’incendio, come monossido di carbonio, diossine e particolato fine, che potrebbero avere effetti negativi sulla salute e sull’ambiente. Gli esperti di ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana)hanno fatto sapere che non vi sono pericoli per la salute della popolazione.

Operai e residenti hanno descritto l'esplosione come un "tuono devastante", che ha causato danni agli edifici vicini e proiettato a terra persone e oggetti. Un corriere ha raccontato che il suo furgone è stato sollevato da terra, mentre un altro testimone, a 100 metri dal luogo dell'incidente, ha dichiarato che i vetri del suo ufficio sono esplosi, causando ferite

La procura di Prato ha già fatto sapere che aprirà "un procedimento penale per appurare le eventuali responsabilità penali" per "l'esplosione, con conseguente incendio e danneggiamento del deposito Eni di Calenzano", ubicato in via Erbosa n. 27, e degli edifici circostanti, "che ha prodotto la morte di due persone e il ferimento di nove, due dei quali trovano in condizioni molto gravi". Ad annunciarlo il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, con una nota. A Calenzano è stato proclamato il lutto cittadino per la giornata odierna e di domani.

Nel frattempo è arrivata anche una nota di Eni, dove l'azienda "desidera esprimere la propria forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell'incidente", nella nota si legge inoltre che Eni "sta pienamente collaborando con l'autorità giudiziaria per l'accertamento delle dinamiche e delle cause dell'esplosione di una delle autobotti presso la pensilina di carico", confermando inoltre come "l'incendio è stato completamente domato questa mattina".

La Prefettura di Firenze fa sapere che ha cessato "l'allarme inquinamento" scattato in mattinata.

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