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tratto da www.fifa.com
Calcio

Intelligenza migliorata e grafiche in 3D: così vedremo il Mondiale in tv

Qatar 2022 sarà l’occasione per un salto nel futuro nel racconto del calcio: statistiche e fasi di gioco analizzate utilizzando sistemi rivoluzionari

Sarà un Mondiale tutto in tv per noi italiani. Non è una buona notizia ma il lutto dovremmo averlo ormai metabolizzato, essendo trascorso un anno dalla delusione dell’eliminazione per mano della Macedonia del Nord. La consolazione (molto parziale) è che anche in tv sarà un Mondiale speciale, diverso da quelli che l’hanno preceduto e probabilmente destinato a far crescere i linguaggi di racconto dell’evento pallone. Prepariamoci a vedere grafiche e ad analizzare dati statistici nuovi rispetto al passato. La FIFA la definisce “intelligenza calcistica migliorata” ed è la metrica scelta per corredare le partite di Qatar 2022 che scatta con Qatar-Ecuador, partita inaugurale del 20 novembre, per concludersi con la finale di domenica 18 dicembre: approfondimenti statistici, metriche e dati sulle prestazioni delle squadre e dei singoli calciatori tradotti in grafiche innovative per renderli maggiormente comprensibili al grande pubblico e non solo agli addetti ai lavori.

Il progetto è stato sviluppato sotto la guida di Arsène Wenger, ex tecnico dell’Arsenal e da tempo capo dello sviluppo calcistico globale della FIFA, uno dei più stretti collaboratori del presidente Gianni Infantino. Ognuna delle partite del Mondiale a disposizione in televisione o online sarà corredata da elementi di rilevazione statistica delle performance presentate graficamente sotto forma di realtà aumentata.

Non solo i tradizionali dati sul possesso palla o l’occupazione degli spazi in campo, il numero e la qualità di conclusioni in porta e dei palloni giocati da ogni singolo: a disposizione ci saranno anche rilevazioni fin qui utilizzate solo dagli staff tecnici: pressione sulla palla, fasi di gioco, tempo di recupero del pallone, zona di interruzione del gioco, entrate nel terzo finale del terreno di gioco e altre ancora fino agli ormai sempre più spesso citati xG, gli ‘Expected Goals’ che calcolano la probabilità che una squadra si crea di arrivare a rete nel corso di una partita.

Una quantità di dati enorme che servirà per leggere tatticamente lo svolgimento delle sfide di Qatar 2022 e che nell’obiettivo della FIFA aiuterà anche il grande pubblico, audience spesso non abituata al calcio in tv e attirata dal grande evento planetario, a comprendere il gioco e a penetrarne i segreti rendendolo più attraente. In tutto saranno undici le nuove metriche di racconto introdotto: “Vorremmo condividere la nostra visione di utilizzare l’analisi dei dati calcistici combinata con l’interpretazione di esperti tecnici per creare una nuova intelligenza calcistica, che consenta a tutti di comprendere meglio il gioco” ha spiegato Arsène Wenger.

I nuovi rilievi statistici consentiranno alla FIFA di completare un’analisi dei 90 minuti dopo il fischio finale che garantire la piena comprensione di come si evolve il gioco nel tempo, materiale che servirà anche ai tecnici per implementare i percorsi di crescita dai settori giovanili al calcio professionistico.

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Giovanni Capuano