Africa: colpo di Stato in Burkina Faso
Così è stata definita dal leader dell'opposizione la presa di potere dei militari dopo le manifestazioni contro il presidente Comaporé
Dopo gli scontri di strada contro il potere del presidente Blaise Compaoré, in cui si sono registrati almeno 30 morti e 100 feriti, il portavoce dell'opposizione Bènèwendè Sankara ha definito la presa del potere dei militari in Burkina Faso un "colpo di Stato", termine mai utilizzato finora da nessun leader del Paese africano ora nel caos.
La stessa opposizione, incontrando il capo di stato maggiore dell'esercito Nabe're' Honorè Traorè, ha chiesto al militare "di agire negli interessi del popolo", ma il termine "colpo di Stato" successivamente utilizzato apre preoccupanti scenari nell’area, mentre è incerto il destino dell’ormai ex-presidente Compaoré, di cui non si è saputo più nulla dopo la presa del potere da parte dell’esercito.
Il golpe militare ha fatto seguito alle manifestazioni di strada con cui la popolazione protestava contro una modifica costituzionale che avrebbe permesso a Compaoré, presidente del Burkina Faso dal 15 ottobre 1987, di ricandidarsi e rimanere a capo del Paese.