Gli arresti della 'ndrangheta al nord: le 3 cose da sapere
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Gli arresti della 'ndrangheta al nord: le 3 cose da sapere

Riti, formule per l'affiliazione e pasticche di cianuro. Ecco come venivano decisi i vertici e le strategie dell'organizzazione in Lombardia

Al centro delle indagini dei Carabinieri del Ros, Raggruppamento operativo Speciale, che hanno portato oggi a 40 arresti in varie regioni italiane, ci sono tre gruppi della 'ndrangheta radicati nella regione lombarda che hanno infiltrazioni nel tessuto locale ma anche saldi collegamenti con le cosche calabresi di origine e con il territorio svizzero. Le accuse della Procura distrettuale antimafia di Milano sono associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi. Ecco parole, riti e usanze della 'ndrangheta scoperte dai Ros.

I Garibaldi, Mazzini e La Marmora della 'Ndragheta

Garibaldi, Mazzini e La Marmora. Erano loro, rispettivamente il capo del Locale di 'ndrangheta (l'organizzazione locale), il contabile e il “236 mastro di giornata", che decidevano le strategie operative dei clan ‘ndranghetisti lombardi davanti ad un piatto tipico comasco, una "mangiata".

I boss dei tre gruppi mafiosi, il Locale di 'ndrangheta di Calolziocorte (Lecco), il Locale di Cermenate e quello di Fino Mornasco (Como), durante queste "mangiate" stabilivano gli aspetti operativi, tutte le strategie del clan e soprattutto conferivano le cariche interne all’organizzazione.


Il rito della "Santa" e la pasticca di cianuro

Arma dei Carabinieri

Ma è intorno al rituale della "mangiata" principale, la Santa, filmato per la prima volta nella storia degli investigatori, che si sono riuniti tutti gli esponenti delle 'ndrine lombarde. Ed è grazie a questo rito che i militari del raggruppamento operativo speciale hanno potuto ricostruire l’interno organigramma della struttura 'ndranghetista che gestiva gli affari in Lombardia. Ma benché la Santa sia la più prestigiosa delle "mangiate", è anche la più pericolosa. Chi la riceve, infatti, va incontro a seri pericoli in caso di "grave trascuranza" o tradimento.

"Dovete essere voi a sapere che avete fatto la trascuranza. Vi giudicate voi quale strada dovete seguire", dicono i Santisti in alcune intercettazioni e la punizione poteva arrivare al suicidio. Il giuramento, soltitamente, avviene infatti davanti a un'arma o a una "pastiglia" di cianuro. "Quanti colpi ha in canna, ne dovete riservare sempre uno!", spiegano gli ndranghetisti intercettati, altrimenti c'è sempre "una pastiglia di cianuro" oppure "vi buttate dalla montagna".


La Costituzione

Nel corso delle perquisizioni di oggi è stato trovato anche un quaderno con un formulario. Si tratta della "Costituzione" dei boss di ‘Ndrangheta con le formule dei riti di affiliazione.

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Nadia Francalacci