Autenticità, passione e resilienza, la ricetta del successo dei marchi di W.P. Lavori in Corso
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Autenticità, passione e resilienza, la ricetta del successo dei marchi di W.P. Lavori in Corso

Fondato nel 1982 da un'intuizione di Giuseppe Calori e di sua figlia Cristina, attuale presidente, il gruppo internazionale W.P. Lavori in Corso ha promosso sin dagli esordi brand storici e autentici provenienti da tutto il mondo, per citarne alcuni, Barbour, Baracuta, Blundstone, B.D. Baggies, Filson, Spiewak e Woolrich e Vans, nel recente passato.

Una lunga serie di successi e riconferme culminano questo anno con i festeggiamenti per i 40 anni di racconti originali di prodotti di qualità, dei loro valori e del modo di vivere dei prescelti dall’azienda bolognese che nel tempo è cresciuta continuamente, fino a diventare un punto di riferimento del settore della moda, degli accessori e del lifestyle.

L’imprenditrice e leader del gruppo ha fatto sì che venisse costituito un archivio di circa 80.000 capi, narrazione del percorso svolto in questi anni e fonte di ispirazione per le generazioni future.

Lo storytelling vuole trasmettere e catturare l’attenzione die più giovani e, per l’occasione dell’anniversario, ha creato il progetto WP Stories, una serie di video che narrano WP e dei suoi marchi con interviste e approfondimenti a creators, brand managers e designers, oltre ad editare una speciale capsule di capi vintage dell'archivio e di t-shirts raffiguranti grafiche heritage.

W.P. Lavori in Corso può essere considerato fra i primi precursori che hanno creduto nella commistione fra urbanwear e capi nati per le performance outdoor, una fucina creativa che ha dato negli anni prova di vorticoso sviluppo nel segno della moda e del design, in diretto contatto con tutte le forme di arte e creatività presenti nei territori metropolitani.

Cristina Calori ribadisce la mission e i valori di W.P. Lavori in Corso, anche per il prossimo futuro: «WP Lavori in Corso ha sempre avuto e continuerà ad avere come mission principale quella di ricercare, distribuire ed acquistare marchi che prima di tutto abbiano una storia e una tradizione importante. Ci siamo mossi di continuo negli anni secondo questa traiettoria e abbiamo un importante continuum di sviluppo e ricerca nel settore che ha portato grandi soddisfazioni. Cominciando dal principio con l’importazione dei primi marchi scoperti in giro per il mondo e l’apertura del nostro primo store a Bologna».

Per i prossimi, almeno, cinque anni, i desideri sono di proseguire sul percorso tracciato. «A livello di risultati, ci piacerebbe riuscire a mantenere il trend di crescita che stiamo ottenendo in questo periodo, nonostante la pandemia e il contesto delicato. Per quanto riguarda i nuovi progetti, sicuramente stiamo impiegando energie e risorse nel lancio dell’archivio e della sua digitalizzazione, che rappresenta l’anima e la quintessenza di WP. Stiamo inoltre approcciando nuovi marchi che contiamo di portare presto in Europa e abbiamo come altro obiettivo sviluppare le linee donna dei nostri prodotti e ampliare alcuni mercati, tra cui quelli asiatici, ma anche anglosassoni, spinti anche dagli ottimi successi che stiamo ottenendo attraverso il nostro e-commerce».

Il progetto Archivio, comunicato al pubblico solo oggi, è un dato presente fino dagli esordi del 1982, costruito con cura come una "time capsule" con la funzione di raccogliere la conoscenza per trasporla nel tempo.

Con gli headquarters a Bologna e tre showroom in Italia, tra cui quello direzionale a Milano, il gruppo WP si è voluto geolocalizzare nella cartina del mondo della moda come quelli "fuorimoda", scegliendo sempre manifattura di altissima qualità e con un imprinting ben preciso e riconoscibile per ogni singolo brand, approccio apprezzato e premiato nel lungo periodo.

Chiudiamo la chiacchierata chiedendo a Cristina Calori come vede cambiare il mondo della moda e della moda uomo nel prossimo futuro.

«Secondo noi la moda del menswear avrà una crescita importante nel prossimo futuro e raggiungerà la quota womenswear perché lo stile genderless è l’approccio delle nuove generazioni. Questo permette di dare spazio ai prodotti di qualità e con una storia alle spalle, e questo fa pensare ad ottime opportunità da cogliere per il settore moda uomo».

«Una delle più grandi fortune del nostro lavoro è che ci siamo sempre molto divertiti mentre lo stavamo facendo, mentre continuavamo a viaggiare alla ricerca di nuovi brand, immaginandoli coerenti e resilienti nel futuro, pronti ad affrontare nuove scommesse con noi, con un pizzico di incoscienza ma con tanta passione e costanza».


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Barbara Tassara