I 70 anni del mocassino
(Gucci)
Accessori

I 70 anni del mocassino

Gucci celebra la sua «Horsebit Loafer» con una mostra immersiva che vede la collaborazione di dieci artisti, stilisti e creativi internazionali. Mentre al Gucci Garden di Firenze, apre al pubblico «Gucci Visions»

Come si riconosce un’icona? Nel mondo della moda dove il cambiamento - ciclico, costante e inarrestabile - è motivo di esistenza, sono pochi gli oggetti che resistono la prova del tempo. Chissà se Aldo Gucci avrebbe mai pensato che disegnando un paio di mocassini, ispirati dall’amore del padre (morto quello stesso anno, nel 1953) per l’equitazione, avrebbe dato vita a una delle calzature più iconiche nella storia della moda.

Il mocassino con il morsetto - miniatura del morso metallico delle briglie equestri - si è trasformato in un emblema distintivo universalmente riconosciuto. Indossata da Jane Birkin per le strade di Cannes (1969), dal presidente Bush nello Studio Ovale (1974) e finita persino nella collezione permanente del Metropolitan Museum of Art (1984), questa calzatura celebra quest’anno i suoi primi 70 anni e per omaggiarla, la maison Gucci le ha dedicato una mostra immersiva all’interno dello Spazio Maiocchi a Milano.

L’esposizione è un’esperienza multidisciplinare che esplora l’iconografia del mocassino col morsetto attraverso reinterpretazioni e trasformazioni che uniscono moda, arte ed elementi audiovisivi. «Gucci Horsebit Society», questo il titolo della mostra, vede la partecipazione di dieci artisti: Alessio Ascari, Bolade Banjo, Candela Capitán, Ed Davis, Charlie Engman, Sylvie Fleury, Anna Franceschini, Gyuhan Lee, Harry Nuriev, Pitterpatter e Blatant Space.

Ognuno di loro interpreta uno spazio all’interno di quella che viene presentata come una “casa” multidimensionale dove ognuno può offrire la sua personale visione dell’iconica calzatura, dando così vita a dialoghi inaspettati e offrendo una lettura astratta e innovativa dell’intramontabile morsetto.

Ma in ogni abitazione che si rispetti non può mancare un armadio, e quello della casa firmata Gucci è davvero speciale. In uno spazio rivestito dal pavimento al soffitto con una carta da parati a collage, si può scoprire un assaggio della collezione uomo Gucci per la primavera/estate 2024. Un omaggio al logo, replicato su pantaloni, camicie e accessori, che si muove e ridisegna insieme alla storia della maison fiorentina. Pronta ad affrontare un nuovo viaggio, cui non vediamo l’ora di assistere.

Gucci Horsebit Society a Milano

Gucci Visions a Firenze

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Mariella Baroli