''Easy money, easy life'' a Milano la nuova personale di Massimo Gurnari
Massimo Gurnari
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''Easy money, easy life'' a Milano la nuova personale di Massimo Gurnari

Dal 15 maggio al 24 giugno la nuova personale dell'artista e tatuatore milanese mette in scena una umanità avvelenata dal denaro, che perde i suoi valori per vendersi al migliore offerente

All'Avantgarden Gallery di Milano, dal 15 maggio al 24 giugno sarà in scena la nuova mostra personale di Massimo Gurnari.

Dopo Live fast Get Rich, per questa nuova esposizione Massimo ha scelto il suggestivo titolo di Easy Money Easy Life.

La mente corre subito agli Easy money cantati da Bruce Springsteen ed alle sue atmosfere borderline, venate di un sapore a metà tra il noir degli anni Quaranta ed le 44 Magnum che tanto piacevano all’ispettore Callaghan.

Tutto si mischia, si ibrida e si confonde in puro stile post moderno, dove il confine tra le arti si confonde, e Gurnari mette in scena una umanità avvelenata dal denaro, una umanità che perde i suoi valori per vendersi al migliore offerente.

Come sempre Gurnari non è un inflessibile Catone Censore, ma sorride di quello che lo circonda venando tutto con ampie iniezioni di ironia e di una surreale inventiva.

La sua cifra stilistica, che deve molto tanto alla tradizione della pop americana quanto a tutta quella cultura popolare e che è linfa vitale per la cartellonistica e l’illustrazione degli anni '50 '60 e '70, si fonde con le suggestioni della sua esperienza di tatuatore, creando un inedito e travolgente mix.

Le mostre di Massimo Gurnari non sono solo semplici esposizioni di opere realizzate attraverso una ricerca che tocca vari e differenti media, ma sono delle vere e proprie esperienze partecipative al limite della perfomance, dove il pubblico è trascinato in un’altra dimensione e dove la quotidianità si mostra nella sua dimensione più grottesca.

Massimo Gurnari

Easy Money Easy Life

Mostra personale di Massimo Gurnari

A cura di Igor Zanti

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Riccardo Fano

Grafico e illustratore con tante idee quanti difetti. Scrivo di Street art e di comunicazione. Perché l'idea è tutto e la curiosità fa il resto.

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