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Conferenza Migranti, Meloni: “Impegno comune contro i trafficanti”

Conferenza Migranti, Meloni: “Impegno comune contro i trafficanti”

Dialogo e Cooperazione al Centro della Conferenza Internazionale su Sviluppo e Migrazioni a Roma
La Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni ha preso avvio alla Farnesina con un forte appello alla cooperazione e al reciproco rispetto tra le nazioni. La premier italiana, Giorgia Meloni, ha sottolineato l’importanza di un partenariato paritario con i Paesi di provenienza dei migranti, basato sulla solidarietà, il rispetto della sovranità e la condivisione delle responsabilità.
“Quello che inauguriamo oggi è soprattutto un dialogo tra pari, basato sul reciproco rispetto perché tra Europa e Mediterraneo allargato non può esserci un rapporto competitivo o conflittuale perché in realtà gli interessi sono molto più convergenti di quanto noi stessi riconosciamo”, ha dichiarato la premier Meloni.

Meloni ha enfatizzato la necessità di un approccio multidimensionale e a lungo termine nei rapporti con i Paesi di origine dei migranti, evitando un approccio paternalistico e concentrandosi sulla tutela della legalità. Ha ribadito che l’Italia e l’Europa necessitano di immigrazione, ma devono garantire che l’ingresso avvenga nel rispetto delle leggi e che si affronti adeguatamente il destino dei migranti una volta giunti nei paesi di destinazione.

“L’immigrazione illegale di massa danneggia tutti, se non le organizzazioni criminali, che usano la loro forza sulla pelle dei più fragili”, ha affermato la premier Meloni, evidenziando le sfide poste dal traffico di esseri umani e la necessità di collaborare per contrastare le reti dei trafficanti.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha aggiunto ulteriori temi di discussione alla conferenza, sottolineando che i problemi migratori vanno affrontati alla radice, insieme ad altre questioni globali come il cambiamento climatico, la lotta al terrorismo e la diffusione di malattie.

“I grandi problemi che ci troviamo di fronte non sono soltanto quelli migratori perché dobbiamo risolvere la questione migratoria alla radice, dobbiamo confrontarci sulla grande questione del cambiamento climatico, della lotta al terrorismo, delle malattie, perché poi spesso i grandi trafficanti di essere umani sono gli stessi che trafficano in armi e in droga”, ha precisato Tajani.

La conferenza ha visto la partecipazione di leader e rappresentanti di numerosi paesi, tra cui cinque capi di Stato, otto primi ministri e otto ministri, insieme ai vertici delle istituzioni europee e organizzazioni internazionali. L’obiettivo di questa ampia partecipazione è promuovere un dialogo costruttivo e una maggiore collaborazione nella gestione delle sfide legate allo sviluppo e alle migrazioni.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha concluso il suo discorso di apertura affermando: “Roma è sempre stata e vuole essere un crocevia tra popoli che vogliono costruire insieme una nuova stagione, non vogliamo che il Mediterraneo sia un cimitero di persone che lasciano le proprie abitazioni, vogliamo invece che il Mediterraneo allargato fino all’indopacifico, possa essere un mare di pace e di progresso.”

La conferenza rappresenta un importante passo avanti verso la ricerca di soluzioni sostenibili e rispettose dei diritti umani per gestire le dinamiche migratorie e promuovere lo sviluppo armonioso delle nazioni coinvolte. Solo attraverso il dialogo e la collaborazione potranno essere individuate risposte efficaci per affrontare le sfide del nostro tempo.

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