Decreto Crescita, stop alla proroga per la serie A
Dopo una “accesa discussione” in Consiglio dei Ministri è saltata la proroga di due mesi sugli sconti fiscali per gli sportivi. Resterà la stretta che scatterà dal 1 gennaio 2024
Salta la misura contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe che prorogava gli sconti fiscali per gli sportivi, a partire dai calciatori, in arrivo dall'estero, contenuta inizialmente nel decreto crescita. A quanto spiegano le fonti, dopo una "accesa discussione" in Cdm è saltata la proroga, quindi resterà la stretta che scatterà da gennaio, introdotta con uno dei decreti legislativi attuativi della delega fiscale. Quindi niente proroga fino al 29 febbraio 2024.
Una decisione, questa, che inciderà sulle casse e sulla futura competitività delle squadre della Serie A. Scaduto il termine degli sconti fiscali per gli ingaggi dei calciatori in arrivo dall'estero, a partire dal 1 gennaio 2024 le squadre italiane non potranno più utilizzare agevolazioni per gli stipendi. Gli ultimi giocatori approdati in Serie A in questo modo sono ad esempio Thuram, Lukaku, Reijnders e Guendouzi.
"Lega serie A prende atto con stupore e preoccupazione delle indiscrezioni di stampa circolate in serata relativamente alla decisione che il Consiglio dei Ministri avrebbe preso di non approvare alcuna proroga del regime fiscale speciale per gli impatriati lavoratori sportivi. Tale decisione, se confermata, avrà quale unico risultato un esito diametralmente opposto a quello perseguito. La mancata proroga, come anche illustrato in maniera puntuale e dettagliata in una nota inviata al Governo nei giorni scorsi, produrrà infatti minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi, minori risorse da destinare ai vivai, minore indotto e dunque anche minor gettito per l’erario", ha commentato in una nota la Lega Serie A.