L’imprenditore Danilo Coppola è stato arrestato a Dubai, negli Emirati Arabi.
Indagato e finito sotto processo a Roma per la famosa scalata ad Antonveneta a metà degli anni Duemila, in questo caso Coppola era nel mirino della Procura di Milano che lo aveva indagato per una estorsione senza poterlo arrestare in quanto rifugiato negli Emirati.
Coppola aveva fatto parte della cosiddetta banda dei «furbetti del quartierino», un gruppo di immobiliaristi che tentavano la scalata alle banche e al mondo dell’editoria.
Deve anche scontare una condanna definitiva a 7 anni di reclusione per il crac del Gruppo Immobiliare 2004, di Mib Prima e di Porta Vittoria. La procura di Milano aveva emanato nei suoi confronti il mandato di arresto europeo.
A marzo 2022 era cominciata la sua latitanza dopo la condanna per bancarotta: «Sono ricercato – aveva detto – Dall’8 marzo, c’è un ordine di custodia cautelare nei miei confronti. L’ho saputo e ho preferito non farmi trovare. Non vorrei fare l’ennesimo carcere preventivo per poi essere di nuovo assolto».
