Lionel Richie trascina Roma - Recensione e scaletta del live a Caracalla
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Musica

Lionel Richie trascina Roma - Recensione e scaletta del live a Caracalla

Grande entusiasmo per l’esibizione dell’ex frontman dei Commodores, con una scaletta di sole hits

Il cantante ha venduto oltre 100 milioni di dischi e vinto un Oscar per la ballad "Say You, Say Me"

“C’è gente che muore ed è tempo di aiutare la vita, il più grande regalo del mondo/Non possiamo andare avanti fingendo di giorno in giorno che qualcuno, da qualche parte, presto cambi le cose/Tutti noi siamo parte della grande famiglia di Dio/e, lo sai, in verità l’amore è tutto quello di cui abbiamo bisogno”.

Queste splendide parole, attuali oggi più che mai, appartengono a We are the world, emozionante inno di pace e di fratellanza composto nel 1985 da Michael Jackson e da Lionel Richie, che ha venduto oltre 20 milioni di copie per un ricavato di 60 milioni di dollari donati all’Africa.

Non è facile scrivere oggi di musica, dopo le terribili notizie e le immagini strazianti che arrivano da Nizza, dove hanno perso la vita 84 innocenti, tra cui molti bambini accorsi per vedere i fuochi d’artificio.

Eppure quando ieri sera, verso le 23, Lionel Richie ha cantato questa canzone senza tempo “che ho avuto l’onore di scrivere insieme al mio grande amico Michael Jackson”, per cinque minuti la suggestiva location delle Terme di Caracalla si è unita idealmente all’Africa e a tutti quelli che soffrono con un emozionante coro ricco di speranza, dimostrando che la musica è molto più che mero intrattenimento, ma gioia, esaltazione, bellezza e soprattutto condivisione, in un mondo sempre più atomizzato e ripiegato su se stesso.

In attesa del concerto dell’ex frontman dei Commodores, il pubblico era allietato da alcuni dei più grandi successi di Michael Jackson come Billie Jean, P.Y.T, Rock with you, Working day and night e Black or white, una scelta tutt’altro che casuale da parte di Richie, che è sempre stato un fedele amico del Re del Pop, oltre che suo compagno di scuderia alla Motown.

Alle 21.35 le luci si abbassano e dopo pochi secondi fa il suo ingresso trionfale il cantante, 67 anni portati splendidamente, 100 milioni di dischi venduti, una bacheca che vanta Grammy Awards, American Music Award e un Oscar per la splendida ballad Say You, Say Me, che parte in quarta con la trascinante Running with the night, un brano dal sapore pop-rock tipicamente anni Ottanta, durante il quale Lionel corre da una parte all’altra del grande palco per coinvolgere il pubblico.

Atmosfere decisamente più morbide caratterizzano la languida Penny Lover, ma i primi brividi arrivano con il capolavoro Easy dei Commodores, eseguito al pianoforte, che viene interpolato con la romantica My love.

“Benvenuti a tutti, ho fatto costruire questo set (indicando le Terme di Caracalla n.d.r.) apposta per la serata -scherza Richie- E’ un luogo assolutamente fantastico, Roma è una città dove un giorno mi piacerebbe andare in pensione, ma tranquilli, non ho alcuna intenzione di ritirarmi. Sarà una serata con tutte le mie hits, dove probabilmente ascolterete più il vostro vicino che canta che non me”.

Dopo le midtempo Ballerina Girl e You Are The Sun, You Are The Rain, Lionel gioca con il suo nome: “A Roma il mio nome cambia nei modi più imprevedibili e sexy –afferma- Lionello mi piace molto, potrei quasi cambiarlo sulla carta d’identità”.

Stuck on you è resa ancora più suggestiva dalle luci degli smartphone, le lucciole del terzo Millennio, ma è la quiete prima della festa. “Vedo persone sedute troppo comodamente a guardare lo show, forse hanno la colla sotto la sedia. Adesso voglio vedervi sudare”.

Bastano le prime battuta dell’irresistibile Brick House per trasformare la finora compassata platea delle Terme di Caracalla in una grande discoteca revival all’aperto, con tutti gli spettatori in piedi a ballare, anche quelli più agé. Stesso effetto sortiscono altre due hit funky dei Commodores, Fire e Lady(You bring me up), davvero coinvolgenti.

Richie invita le “duemila Diana Ross che sono qui presenti” a interpretare le parti vocali femminili di Endless Love, con un effetto karaoke divertente, ma un po’ grossolano.

Il concerto scorre via in modo piacevolissimo, anche se la spettacolarità e il costante dialogo con il pubblico, tipico degli show di Las Vegas, pregiudica alcune sfumature dei brani più delicati, penalizzati da una band con una chiara impronta rock che si esalta soprattutto nelle canzoni uptempo, come la martellante Angel.

Uno dei momenti migliori della serata è stata l’eccellente esecuzione di Say you, say me, che rivela il timbro pulito al tempo stesso ricco di pathos del cantante, salutata da una meritata standing ovation.

Si torna a ballare, in un costante saliscendi emotivo, nell’accattivante Dancing on the ceiling, al termine della quale il cantante presenta tutti i componenti della band, che vanta un’ottima ritmica, un po’ meno i fiati.

Hello regala pura magia, mentre, come già abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, We are the world è un momento di forte coinvolgimento emotivo, che i fortunati spettatori del concerto difficilmente dimenticheranno.

Il bis è quasi obbligato, con una lunga e movimentata All night long, una delle canzoni-simbolo degli anni Ottanta, resa ancora più irresistibile da una coda strumentale latineggiante.

Lo show, durato un’ora e quaranta, ha confermato che sono davvero pochi i cantanti in grado, come Lionel Richie, di mantenere un perfetto equilibrio tra pop e soul, tra languide ballad e trascinanti brani dance, tra romanticismo ed esaltazione.

Più che un concerto, una vera festa. Almeno fino alle drammatiche notizie giunte poche ore dopo da Nizza. [Cliccare su Avanti per la scaletta]

La setlist delle Terme di Caracalla, Roma

Running With the Night

Penny Lover

Easy / My Love

(Commodores song)

Ballerina Girl

You Are The Sun, You Are The Rain

Stuck on You

Brick House / Fire

Commodores song)

Play Video

Three Times a Lady

(Commodores song)

Sail On

Lady (You Bring Me Up)

(Commodores song)

Endless Love

(Diana Ross & Lionel Richie cover)

Angel

My Destiny

Say You, Say Me

Dancing on the Ceiling

Hello

We Are the World

(U.S.A. for Africa cover)

Encore

All Night Long (All Night)

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Gabriele Antonucci