Ligabue : il suo "Giro del Mondo" oggi nei negozi
Il cofanetto contiene 20 brani live e 4 inediti, tra Liberazione e crisi economica
Il titolo dell’ultimo album di Ligabue, Mondovisione, è stato profetico.
Il rocker di Correggio, dopo essere sbarcato per la prima volta in America lo scorso ottobre con cinque date fra Stati Uniti e Canada, è stato protagonista, all’inizio del 2015, di altri quattro concerti dall’altra parte del globo: San Paolo, Buenos Aires, Sydney e Melbourne.
Dopo l’indimenticabile esperienza del tour mondiale, Ligabue è tornato ad esibirsi per i suoi affezionati fan italiani con alcuni concerti nei principali palasport della Penisola. Il Mondovisione Tour si concluderà il 23 e il 24 aprile a Cagliari, ma già da oggi i suoi fan potranno rivivere le emozioni degli ultimi concerti con il cofanetto Giro del mondo, disponibile in formato standard (doppio cd +dvd), in formato deluxe (triplo cd + doppio dvd o triplo cd + blu-ray) e nelle versioni digitali.
"Giro del Mondo è la testimonianza di questo ultimo anno in diversi continenti: ci saranno tutti gli stadi che abbiamo fatto in Italia, con una o più canzoni per ogni città in cui siamo stati. Ci piaceva l'idea di farvi vedere la bellezza del nostro giro, o di farvela rivedere", racconta ai suoi fan il rocker di Correggio in alcuni video postati sui suoi canali social.
Il cofanetto contiene 20 brani dal vivo e 4 inediti nella versione standard, mentre quella deluxe ha in più un terzo cd con altri 12 brani live.
Mentre C'è sempre una canzone e A modo tuo sono state già interpretate da Luca Carboni ed Elisa, anche se qui sono completamente riarrangiate , I campi in aprile e Non ho che te sono due novità assolute.
I campi in aprile, spiega Ligabue, “è ispirata a Luciano Tondelli. Morto a meno di vent'anni, a dieci giorni dalla Liberazione. Mi è venuta voglia di scrivere una canzone che provasse a raccontare il punto di vista di un ragazzo che sceglie di dare tutto se stesso, anche la vita, per difendere la libertà di cui godiamo ancora oggi”.
Non ho che te, aggiunge il Liga, “parla di una persona che è stata licenziata e della crisi che questo comporta, che non è solo crisi economica ma anche e soprattutto crisi d'identità”.