Serie A, calciomercato invernale: le pagelle delle 20 squadre
Chiuse le trattative: i club promossi e quelli bocciati di una sessione caratterizzata da pochi soldi e ancora meno idee
Poche idee e, soprattutto, pochissimi soldi. Doveva essere il calciomercato degli investimenti per le tante squadre in lizza per qualcosa di imporante e, invece, la finestra invernale 2015-2016 si chiude con un bilancio sostanzialmente neutro. Qualche trattativa è andata a buon fine (Eder, El Shaarawy e Perotti i tre nomi più in vista), molte sono naufragate per mancanza di denaro da spendere o di giocatori da trovare a metà stagione.
C'è chi ha scelto di stare fermo e chi ha investito sul futuro, facendo razzia dei migliori giovani talenti nella speranza di capitalizzare poi. Solo il campo dirà se qualcuno ha avuto l'intuizione giusta o questo mese di gennaio dovrà essere ricordato come quello delle occasioni perdute. Sulla carta nessuno ha fatto il balzo decisivo migliorandosi abbastanza da poter dire oggi di aver cambiato il corso del suo destino; ma se così non fosse... Ecco i voti delle 20 squadre di serie A:
Atalanta - Voto 5
Squadra già sostanzialmente salva e, dunque, nessuna esigenza di rivoluzionarla sul mercato. I Percassi si sono dedicati alle cessioni, lasciando partire due pedine come Denis e Maxi Moralez sostituite con l'usato sicuro di Borriello e qualche operazione di rafforzamento. Doloroso l'addio al giovane Grassi, valutato tanto dal Napoli (10 milioni) ma partito prima di aver dato qualcosa anche all'Atalanta: presto rispetto alle tradizioni orobiche.
Bologna - Voto 7
Sarà il periodo felice di Donadoni, sarà la sensazione che a Bologna ci sia un progetto solido e futuribile, ma anche il mercato invernale è piaciuto. Zuniga, Floccari e Constant possono migliorare la rosa a disposizione del tecnico e pilotarla verso una salvezza serena a metà classifica. In estate l'opera andrà completata perchè si sono gettate le basi per provare a salire di livello.
Carpi - Voto 6
Il Carpi crede ancora nella salvezza e si vede da come si è mosso sul mercato. Lasciato Borriello, che evidentmente non veniva ritenuto più strategico e in linea con la politica economica del club, ecco Mancosu che ha avuto un discreto impatto. Rosa rinforzata? Lo dirà il finale della stagione, ma il voto è sufficiente.
Chievo - Voto 5
D'accordo che la permanenza in serie A sembra acquisita e che i 10 milioni dello Swansea per Paloschi erano un'offerta irrinunciabile per Campedelli, però la sensazione è che il Chievo abbia tirato i remi in barca con quattro mesi d'anticipo. In entrata operazioni di contorno fino all'arrivo di Floro Flores che deve far dimenticare cosa significava Paloschi per questa squadra.
Empoli - Voto 5
Vale lo stesso discorso fatto con il Chievo. Barba era una riserva e, dunque, la sua partenza non crea sconquassi per Giampaolo e per il meccanismo che ha creato. E' stato sostituito da Ariaudo. Mezzo voto in più al ds Carli per aver tenuto duro davanti alle pressioni delle big per Tonelli che partirà in estate: il club spera per un'offerta a due cifre.
Fiorentina - Voto 4,5
Paulo Sousa ha fatto di tutto per stimolare i Della Valle, consapevole di avere in mano una squadra che è andata ben oltre le proprie possibilità. Il calo in campionato testimonia che aveva ragione il portoghese e la risposta (Tello, Zarate, Tino Costa, Benalouane e Kone) non pare soddisfacente, se non altro per la tempistica. L'addio di Suarez è stata una scelta motivata dallo scarso rendimento, quello di Rossi era fisiologico seppure doloroso. C'era da cogliere l'attimo fuggente nella corsa Champions: ce l'avrà fatta la Viola?
Frosinone - Voto 5
Mercato insufficiente. E' arrivato Bardi a mettere pressione su Leali per il ruolo di portiere. Poi Ajeti e Kragl che di certo non cambiano di molto il livello di una squadra che rischia di scivolare verso la retrocessione. Ma considerata la classifica può anche essere stata una scelta intelligente non gettare troppe fiches sul tavolo verde del mercato...
Genoa - Voto 6,5
La solita rivoluzione di metà stagione firmata da Preziosi e subita da Gasperini. Fuori tutto anche per risolvere qualche difficoltà economica: Perotti, Mandragora, Gakpè, Tino Costa e qualche altra operazione. Dentro Suso (positivo nelle prime apparizioni), Cerci affamato di riscatto, le scommesse Matavz e Fiamozzi, Rigoni recuperato dal Palermo e dal rendimento sicuro e Gabriel Silva. Insomma, sulla carta dopo un periodo di assestamento il Genoa potrebbe giovarsi di questa finestra di mercato.
Inter - Voto 6,5
Eder è il colpo più importante della sessione perchè sposta il vice capocannoniere dell'attuale serie A, ma la domanda è se fosse o no quello che serviva alla squadra. Banega bloccato per giugno è un'ottima operazione, anticiparla adesso avrebbe alzato il voto di un paio di punti. In uscita la plusvalenza di Guarin e le partenze di Ranocchia, Dodò, Vidic e Montoya hanno allegerito la rosa e il bilancio rendendo possibile l'acquisto dell'attaccante. Dal punto di vista finanziario Ausilio merita un 7 pieno. Sul campo Mancini dovrà essere all'altezza...
Juventus - Voto 7
E' la media tra l'8 della programmazione attraverso l'investimento sui migliori giovani italiani (Sensi e Mandragora i colpi più in vista) e il 6 per aver valutato con freddezza che non era possibile rendere migliore la rosa di Allegri nell'immediato. I top player a gennaio non si spostano e ogni ipotesi è tramontata nei primi giorni di mercato. Merita un voto positivo anche la scelta di non cedere le pedine richiestwe malgrado le offerte fossero interessanti dal punto di vista economico, Zaza su tutti.
Lazio - Voto 5
Pioli aveva bisogno di rinforzi in difesa, provata a causa degli infortuni in serie; è arrivato Bisevac dal Lione. Per il resto Lotito e Tare sono rimasti fermi resistendo alle offerte per i giocatori più in vista, da Biglia a Felipe Anderson. Difficile che la squadra si sia rinforzata in questo mese.
Milan - Voto 5
Fosse partito Luiz Adriano destinazione Cina, con relativa plusvalenza, forse avremmo vissuto un mercato Milan diverso. Invece la trattativa è saltata (voto 5) e da lì in poi Galliani ha avuto le mani legate perchè obbligato a rispettare l'adagio che entra qualcuno solo se esce qualcuno. Via Suso e Cerci, che con Mihajlovic non trovavano spazio, dentro Boateng che potrà dare una mano. Il recupero di Balotelli e Menez dovrebbe fungere da 'mercato occulto', ma dopo i 90 milioni spesi in estate i tifosi si aspettavano uno sforzo. Magari a centrocampo.
Napoli - Voto 5
D'accordo, Grassi è uno dei centrocampisti di maggior talento e futuro in circolazione in Italia e Regini rinforza la difesa. Però le promesse di De Laurentiis erano altre, aveva parlato di un campione e lasciato intendere che avrebbe moltiplicato gli sforzi per inseguire il sogno dello scudetto. Cairo non ha voluto cedere Maksimovic e gli obiettivi di centrocampo sono risultati inaccessibili. La sensazione è che l'attimo fuggente non sia stato colto e che Sarri dovrà fare con quel (tanto) che ha sperando che Higuain, Insigne e compagni continuino a godere di ottima salute.
Palermo - Voto 5,5
Zamparini ha dato il meglio di sè nel valzer della panchina e sul mercato si è limitato al piccolo cabotaggio. Il rientro di Cristante dal Portogallo incuriosisce i cultori dei giovani talenti italiani in cerca di spazio per esplodere.
Roma - Voto 6,5
Magari porta male, ma Sabatini chiude un mercato difficile e movimentato. Le cessioni di Doumbia e Gervinho più il prestito di Iturbe liberano spazio e risorse in una rosa che era poco equilibrata. Spalletti voleva degli esterni nuovi e li ha avuti: El Shaarawy rappresenta una scommessa stuzzicante, Perotti potrebbe esplodere ad alto livello e Zukanovic fornire il rendimento sufficiente per giustificare il suo acquisto. In difesa occorreva correre ai ripari e invece...
Sampdoria - Voto 4
I tifosi della Sampdoria toccano ferro e osservano perplessi le manovre di Ferrero. La cessione dei pezzi migliori non lascia prevedere nulla di buono per una squadra che deve ancora lottare per salvarsi: Eder, Zukanovic ed Eder mancheranno. Poi c'è il capitolo degli acquisti che il tecnico dovrà provare a miscelare in fretta per non cadere nel terrore da retrocessione: Quagliarella ha un rendimento sicuro (5 gol fin qui), Dodò, Alvarez e Ranocchia vengono da mesi difficili e Sala è uno dei giovani più ricercati. L'impressione, però, è sgradevole e rimanda ai dubbi che da sempre accompagnano la presidenza Ferrero.
Sassuolo - Voto 5
Stagione già ampiamente positiva e, dunque, non servivano particolari sforzi sul mercato. Il Sassuolo ha accentuato il suo ruolo di partner della Juventus che potrà servire per portare in Emilia i migliori talenti, ma forse, imita un po' il processo di crescita della creatura di Squinzi che avrebbe la forza per muoversi anche da sola.
Torino - Voto 6,5
Cairo non ha venduto Maksimovic malgrado le pressioni di De Laurentiis. E' tornato a casa Ciro Immobile ed è una sfida che affascina perché va seguita anche in chiave nazionale in vista dell'Europeo di giugno. Quagliarella era diventato un di più e aver monetizzato la sua partenza risponde alla logica di corretta gestione del club. Il mercato non dispiace, pur mancando qualcosa a centrocampo, i risultati di Ventura meriterebbero un discorso a parte.
Udinese - Voto 6
La situazione di classifica non soldissima ha spinto i Pozzo a fare qualche movimento di peso per cercare di coprire le lacune della rosa di Colantuono. Halfredsson e Kuzmanovic a centrocampo si candidano a ritagliarsi un ruolo imporante, Matos è un'ottima alternativa in attacco. In uscita solita girandola senza, però, monetizzare come spesso l'Udinese ha insegnato a fare.
Verona - Voto 7
Nessun errore. A noi il mercato del Verona è piaciuto perché è stato il mercato di una società consapevole di andare incontro a una retrocessione praticamente certa. L'Hellas si sta preparando all'anno prossimo e si è alleggerita di quei nomi che a giugno rischiavano di essere svenduti. Chi è arrivato è già funzionale a provare ad allestire una squadra che ritorni in fretta nella massima serie. In bocca al lupo.