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Ronaldo e l'offerta choc dalla Cina: 500 milioni in 5 anni (e 150 al Real)

La rivelazione del procuratore Mendes. Così il dragone sta sconvolgendo il calciomercato (senza regole o controlli come per l'Uefa)

C'era da aspettarselo e la conferma è arrivata in fretta. La Cina sta demolendo tutte le certezze del calciomercato mondiale e presto andrà all'assalto dei veri top player, quelli capaci di spostare la passione dei tifosi oltre che vagonate di soldi di sponsor e tv. Dopo l'assaggio del colpo da 70 milioni di euro per Oscar dal Chelsea allo Shanghai SIPG e il contratto-record per Tevez, che guadagnerà 80 milioni in due anni sempre a Shanghai (ma per vestire la maglia dello Shenhua) diventando il più pagato al mondo, ecco la rivelazione che ha dell'incredibile.

A farla è stato il potente procuratore Jorge Mendes, agente tra gli altri anche di Cristiano Ronaldo, fresco vincitore del Pallone d'Oro nella sua stagione perfetta. Mendes ha raccontato di aver ricevuto un'offerta dalla Cina con allegato un assegno da 150 milioni di euro per il Real Madrid (senza problemi di rilancio evidentemente) e un contratto da più di 100 milioni annui per 5 stagioni per il giocatore. Operazione da oltre 650 milioni complessivi.

Il no di Ronaldo e la necessità di regole per la Cina

Cristiano non si è fatto tentare e chiuderà quasi certamente la sua carriera ad alto livello con la maglia del Real Madrid. Florentino Perez vacilla perché la cifra è imponente per un trentenne, ma complice il mercato bloccato in gennaio non potrà nemmeno sedersi ad ascoltare le voci che vengono dalla Cina. Per ora, dunque, pericolo scampato perché di questa vicenda sono evidenti sia i benefici in termini di bilancio per i club europei che i rischi di perdere centralità.

Il progetto del Governo cinese per lanciare il Dragone nel mondo del football è noto da mesi e ha fondi quasi illimitati. Non si occupa solo di acquistare società in giro per il mondo, ma cerca di rendere in fretta la Chinese Super League un campionato attrattivo per fare da volano alla passione di milioni di cinesi. Il tutto col beneplacito della Fifa, che spera di allargare la platea di amanti del calcio (e dei propri affari), ma anche se regole. 

Come Panorama.it ha scritto nei giorni scorsi, è un'arma a doppio taglio. La pioggia di soldi oggi fa piacere ai club europei, domani potrebbe essere rimpiante. E c'è il paradosso di un calciomercato a due velocità tra chi, anche volendo, non può spendere per le regole ferree del fair play finanziario Uefa e chi, invece, lo fa anche in assenza di adeguati ricavi. Un nodo da sciogliere in fretta perché la Cina corre e questo gennaio rischia di essere il mercato dei record.

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Giovanni Capuano