Ranieri esonerato dal Leicester: fine della favola della Premier League
Il tecnico romano paga la stagione disastrosa dei campioni d'Inghilterra. E anche la mancanza di riconoscenza di club e giocatori
La favola di Claudio Ranieri e del Leicester cenerentola capace di incantare la Premier League è finita nel peggiore dei modi. Con un esonero annunciato, perchè i risultati dei campioni della passata stagione sono disastrosi, ma che fa comunque discutere perché la vittima del licenziamento è il tecnico artefice del miracolo della scorsa primavera. Ranieri non è più l'allenatore delle Foxes: il Leicester ha ufficializzato l'addio alle 9 di sera, con un comunicato lungo e commosso nei toni, ma definitivo nella sostanza.
"Scelta dolorosa e necessaria" l'hanno definita i dirigenti del club inglese che si trova al quartultimo posto in Premier League - con un solo punto di margine sulla zona retrocessione - e che è stato eliminato dall'FA Cup per mano del Milwall, avversario di serie inferiore. Anche il ritorno in Champions League, dopo l'ottima prima fase, era stato deludente: sconfitta per 2-1 a Siviglia con partita riacciuffata quasi per caso dopo il dominio spagnolo.
Inizio 2017 disastroso e la squadra che non lo segue
Ranieri paga un inizio 2017 disastroso nel quale non è stato capace di vincere nemmeno una partita. In classifica ha 32 punti in meno rispetto a un anno fa, ha già incassato 14 sconfitte e non sta ottenendo nulla dai giocatori simbolo della cavalcata fino al titolo della Premier League come Vardy (solo 7 gol segnati) o Mahrez. Anzi, gli spifferi parlano di uno spogliatoio non più compatto come un tempo.
Tutto questo, però, poteva anche non bastare per un licenziamento che non sporca l'incredibile impresa di Ranieri. Il suo successo un anno fa rappresenta uno dei punti più alti della storia recente del calcio europeo. Si poteva andare avanti con lui, forse, oppure il cambio era inevitabile per un gruppo ormai privo della propria identità. Di sicuro la parola riconoscenza non è del mondo del football, nemmeno quello inglese tradizionalmente molto attento a non bruciare i propri tecnici.
L'esonero del tecnico romano è stato fortemente criticato da tutti gli osservatori neutrali del calcio inglese. La scelta di dare soddisfazione a una parte del gruppo del Leicester, ormai ammutinata nei suoi confronti, non è piaciuta. Per la successione si fanno i nomi di Redknapp, De Boer e Mancini con quest'ultimo considerato favorito dai bookmakers britannici.