Giorgia: Blu è un ritorno in grande stile
Lanciato dal brano sanremese Parole dette male, il nuovo lavoro della cantante romana, grazie al sapiente tocco del produttore Big Fish, ha un sound r&b contemporaneo e internazionale
«Blu è uno sguardo nel profondo attraverso le emozioni, a volte tiranne, attraverso le paure che spero conducano alla coscienza. Ed è il viaggio dalla ragione verso la misteriosa leggerezza del cielo che ha sempre una risposta, basta alzare il viso». Parola di Giorgia Todrani, universalmente conosciuta come Giorgia, una delle più belle voci della canzone italiana, che ha incantato il pubblico dell'ultimo Festival di Sanremo con il brano Parole dette male (che, secondo noi, avrebbe meritato di entrare nella cinquina finale).
La cantante romana si è confermata un'interprete di caratura superiore con una canzone non immediata (ispirata anche alla tragica fine del suo rapporto con Alex Baroni, morto in un incidente di moto nel 2002 a soli 35 anni), un brano che cresce ascolto dopo ascolto, grazie anche alla sapiente produzione di Big Fish dei Sottotono, che ha dato al pezzo un sapore r&b anni Novanta attraverso l'intro di tastiera elettronica e un beat potente e cadenzato.
Non sempre Giorgia ha avuto, soprattutto negli anni Duemila, brani all'altezza delle sue doti vocali o produzioni al livello del suo talento, invece in Blu, composto da 9 brani, troviamo tutte canzoni di alto livello e un produttore illuminato come Big Fish, abilissimo nel cucire addosso alla vocalist uno stile musicale r&b moderno e vintage al tempo stesso, dandogli il suo inconfondibile tocco urban affinato in tanti anni con i Sottotono e in diverse collaborazioni con artisti hip hop di primo piano. Un album che colpisce già a partire dalla copertina, la cui idea nasce dalla mente visionaria di Maria Grazia Chiuri che, ispirata dalla celebre immagine dell'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, pone una donna alla ricerca di un centro comune tra cielo e terra, con un abito disegnato appositamente che riproduce le costellazioni.
Blu è un lavoro che riporta Giorgia al suo amore primigenio per l’r’n’b americano (TLC, Aaliah, Destiny's Child, R.Kelly, Usher, Boyz II Men, Brandy, Monica), ma i suoni ascoltati ai suoi esordi negli anni ’90 si trasformano ed evolvono in brani che superano gli angusti confini della tradizionale forma-canzone italiana, nelle quali la linea melodica entra sinuosa tra le pieghe del ritmo e i generi si mescolano con naturalezza, pur rimanendo fedele alla sua identità artistica. Il disco si apre con Meccaniche celesti, la prima traccia sulla quale Giorgia (che è coautrice del brano) e Big Fish hanno iniziato a lavorare, un perfetto ponte che collega i pezzi storici dell'artista al nuovo percorso discografico. Forse il brano più emblematico del nuovo progetto è la sorprendente Ogni chance che hai, che campiona un brano leggendario dell'hip hop italiano come Dio lodato di Joe Cassano (influente rapper bolognese scomparso a soli 25 anni n.d.r.) e che si avvale delle barre funamboliche di Gemitaiz: una canzone che potrebbe tranquillamente trovare spazio in un album di Alicia Keys, se non fosse in italiano. In Normale si sente la penna e l'inconfondibile stile canoro di Mahmood, mentre Senza confine, alla quale hanno collaborato Elisa e Dardust, è un brano uptempo fresco e tutto da ballare.
I ritmi giamaicani in levare caratterizzano l'accattivante Sì o no, potenziale successo estivo, al quale ha partecipato Paolo Baldini, uno dei padrini del reggae italiano. La sognante e notturna Se, scritta interamente da Giorgia che ne firma sia il testo che la musica, è una canzone che non sfigurerebbe affatto in una raccolta dei successi della cantante romana. Atacama, scritta da Sissi e Iacopo Sinigaglia, è uno dei pezzi più originali e nu soul del disco. L'album si chiude con la sensuale e morbida Tornerai, composta da Ghemon e Francesca Michielin, che esalta i vocalizzi della cantante. Non appena si finisce di ascoltare l'album, che ha il merito di durare solo 27 minuti senza filler e senza che si avverta mai l'istinto di "skippare" un brano, si è portati ad ascoltarlo da capo, per apprezzare meglio tutte le sfumature. Per certi versi, Blu è accostabile a 30 di Adele, un album che, pur non deludendo i fan della prima ora, amplia il suo perimetro stilistico e si apre a un nuovo pubblico. Nell'album Giorgia è affiancata da diversi autori di talento, ma riesce sempre a dare la sua impronta e la sua classe alle canzoni, lasciando emergere compiutamente tutta la sua anima black. Canzoni che siamo curiosi di ascoltare dal vivo nel nuovo tour, che porterà l’artista romana nei teatri d’opera tra maggio e giugno (che debutterà il 2 maggio dal Teatro San Carlo di Napoli) e nei palasport tra novembre e dicembre, con partenza dal Mediolanum Forum di Milano il prossimo 7 novembre. Due occasioni differenti per ascoltare live i brani del suo nuovo album, che non sfigurano accanto ai successi di 30 anni di carriera, in due vesti inedite. Giorgia è tornata, e Blu è un ritorno in grande stile.