L'album del giorno: Al Di Meola, Across the Universe
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L'album del giorno: Al Di Meola, Across the Universe

Il grande chitarrista americano ha dato, nel suo ultimo lavoro, nuova linfa a quattrodici brani dei Beatles: da Yesterday a I'll follow the sun, da Norwegian Wood a Till there was you, fino a Hey Jude e Dear Prudence. Lo abbiamo intervistato e...

I Beatles sono il gruppo che vanta la maggiore influenza musicale nella storia del pop-rock, con decine di band epigone, anche se nessuna è riuscita più a ripetere la magia delle loro canzoni, neanche i loro eredi designati Oasis e Blur. Una carriera tutto sommato breve, quella dei Fab Four, che va dal 1962 al 1970, ma incredibilmente intensa, che ha prodotto dodici album, ognuno dei quali è entrato a pieno diritto nella storia del rock. Secondo la classifica della rivista Rolling Stone l'album più bello della storia del rock è Sgt.Pepper's Lonely Hearts club band, mentre ben 4 dei primi 10 dischi appartengono ai Beatles. Il gruppo di Liverpool ha inciso 211 brani, di cui 186 sono composizioni originali, per la maggior parte firmati dalla coppia Lennon-McCartney: ciò che impressiona è che oltre la metà sono brani straordinari, tanto che nessuna raccolta di 20-30 canzoni può ritenersi sufficiente a rappresentare la magia della loro musica. Per queste ragioni è davvero arduo, per qualsiasi musicista, accostarsi al canzoniere beatlesiano senza sfigurare troppo rispetto alle inarrivabili versione originali. Un'impresa che è riuscita ad

Al Di Meola, uno dei migliori chitarristi viventi che, grazie a una tecnica straordinaria unita ad un linguaggio musicale internazionale, ha conquistato i cuori di milioni di fan in tutto il mondo, spaziando tra rock, jazz, fusion, flamenco, latino e world music, ridefinendo continuamente i limiti della chitarra. Il musicista del New Jersey ha vinto un Grammy Award, tre dei suoi lavori sono stati certificati oro e ha venduto oltre 6 milioni di dischi. In carriera ha collaborato con artisti del calibro di Paul Simon, Phil Collins, Stevie Wonder, Jimmy Page, Santana, Steve Winwood, Herbie Hancock, Frank Zappa, Luciano Pavarotti, Chick Corea, John McLaughlin, Stanley Clarke e Paco De Lucia. Dopo il disco acustico All Your Life: A Tribute to the Beatles Recorded at Abbey Road Studios, London del 2013, Di Meola è tornato a omaggiare la musica dei Fab Four nel riuscito album Across The Universe, pubblicato da poco. "I Beatles sono il motivo per cui suono la chitarra", dice Al Di Meola. "Mi hanno dato la spinta per iniziare a fare musica, quindi hanno avuto un impatto decisivo sulla mia vita". La copertina del disco celebra John Lennon, richiamando la famosa cover del suo album solista Rock 'n' Roll pubblicato nel 1975. In Across The Universe troviamo quattordici brani dei Beatles, da Yesterday a I'll follow the sun, da Norwegian Wood a Till there was you, fino a Hey Jude e Dear Prudence, mediamente lunghi il doppio delle versioni originali, in cui le chitarre di Di Meola, sia acustiche che elettriche (compresa la sua celebre Gibson nera del 1971, che non suonava dai dischi dei Return To Forever e nei primi due da solista), oltre a costituire il perimetro dei brani, ricoprono anche le parti delle voci soliste.


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"Senza la voce e i testi, sentivo che dovevo dargli qualcos'altro e non fare solo una cover della canzoni, ma le mie personali interpretazioni", ha dichiarato Di Meola a Panorama.it. "Pensa a Norwegian Wood: tutti conoscono quella melodia, ma l'originale dura meno di due minuti, quindi mi sono detto: 'E se potessi portare avanti questa bellissima idea?' Ho sentito un forte bisogno di estendere, anche attraverso l'uso delle tablas, alcune parti strumentali, sviluppando le intuizioni che, in qualche modo, suggeriva quella canzone". Il grande chitarrista ci ha raccontato, da un punto di vista tecnico, come ha dato nuova luce a quei brani leggendari: "In Strawberry Fields Forever ho suonato una parte di Mellotron e, se ascolti l'originale dei Beatles, c'è un'altra parte sotto di essa, un suono distintivo, che ho voluto ricreare insieme ad alcuni di quei fill di batteria di Ringo sin dall'inizio perché mi sentivo come se fossero attesi dall'ascoltatore. Sono molto orgoglioso anche degli arrangiamenti di Julia e di Mother's Nature: quest'ultimo è un pezzo di melodia di accordi che è stato molto, molto difficile da ottenere. Per riuscirci, mi sono allenato per due mesi!". Di Meola non ha dubbi sul motivo che ha reso i Beatles i più grandi di tutti: "Sono riusciti sempre a sorprendere in termini di suono. Non c'era mai stato niente di simile prima, tutti cercavano di raggiungere quel punto di riferimento: The Dave Clarke Five, The Beach Boys, The Byrds avevano il loro stile, ma si ispiravano tutti ai Beatles. Nessuno poteva superare quella combinazione di voci. Insieme, i Beatles erano davvero una forza. Ciò che hanno prodotto in soli sei o sette anni è stato strabiliante. La loro musica è pura gioia, una combinazione di buoni sentimenti che ti riportano a un tempo di innocenza e di giovinezza".

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Gabriele Antonucci