
Moira Orfei durante una puntata della trasmissione tv “L’ultimo valzer”, andata in onda su Raidue nell’autunno 1999.

Moira Orfei in Spagna, 1965, Madrid.

Moira Orfei in Spagna, 1965, Madrid.

Moira Orfei in Spagna, 1965, Madrid.

Una foto del 1954 con da sinistra Liana Orfei, Vittorio De Sica, Moira orfei e Nando Orfei.

Moira Orfei
Per tutti sarà sempre la regina del circo italiano, con quei capelli neri corvini e l’acconciatura inconfondibile. Moira Orfei, nome d’arte di Miranda Orfei, è morta stamattina a Brescia, a 83 anni. Lo ha annunciato tramite un comunicato lo stesso Circo Orfei: “Moira ci lascia in serenità e circondata dall’amore dei familiari, in questa mattina di novembre nella sua bellissima e celebre casa mobile. Il Circo Orfei che Moira, insieme al marito Walter Nones, ha guidato facendo divertire intere generazioni, per volontà dello stesso, dei figli e dei nipoti andrà avanti per continuare la tradizione in onore della più grande icona circense”.
Figlia d’arte (suo padre era Riccardo Orfei, celebre clown, e la madre era Violetta Arata, anche lei nota protagonista del mondo del Circo), fin da piccola era famosa per la sua bellezza mediterranea; in un’intervista raccontò: “Per fare pubblicità al circo, mio zio Orlando usava me e le mie due cugine. Tutta la gente veniva dietro a me. Così si è venuto a sapere che c’era questa ragazza bella e mora”. Ha fondato “Il circo di Moira Orfei” nel 1960, vestendo con abilità i ruoli di cavallerizza, trapezista, acrobata e addestratrice di diversi animali, dai leoni alle colombe.
All’attività circense ha affiancato anche quella cinematografica, forse meno conosciuta, che la rese interprete di ben quaranta film, tra i quali ricordiamo Signore & signori, Vacanze di Natale ’90, Casanova ’70 insieme a Marcello Mastroianni (“Mastroianni mi ha fatto una corte fine, elegante“, confessò lei una volta) e Profumo di donna con Vittorio Gassmann. “Il cinema mi annoiava”, ha raccontato l’artista in passato. “Però ho fatto ben 47 film. Con Fellini, Gassman, Nino Manfredi, Tognazzi, Vianello e Totò che mi voleva regalare un appartamento”.
La sua celebre “cofana” corvina, che ha portato fin da giovanissima, fu idea di Dino De Laurentiis che le consigliò di raccogliere i capelli in un turbante e di chiamarsi Moira.
