Assecondando quel continuo gioco di rimandi che è la moda, Maria Grazia Chiuri, direttore creativo delle collezioni donna di Dior dal 2016, sceglie il Giappone come fonte ispirazionale per la collezione Fall 2025 emulando la passione che lo stesso fondatore del brand, Monsieur Christian Dior, ha sempre dimostrato verso questa cultura estetica elegante ed affascinante. Dall’abito Tokio del 1952 all’ensemble di Haute Couture del 1953 titolato Jardin Japonais, Monsieur Dior non ha mai celato la sua ammirazione per questo paese, in particolare per la forte eredità culturale ed estetica che ancora oggi contamina ed ispira le arti visive e creative. Non dobbiamo poi dimenticare il lavoro dei successori di Christian Dior, Gianfranco Ferré e John Galliano, che hanno spesso celebrato sulle passerelle i retaggi storico-culturali del paese del Sol Levante.
Per questa collezione, Chiuri parte da un capo iconico dell’abbigliamento storico giapponese, il Kimono, ne esplora la funzionalità e il design, l’abilità di adattarsi al corpo così come quella di rendersi unisex. Il corpo definisce la forma, non il contrario. Il risultato finale è una collezione che racconta di tradizione sartoriale, maestria artigianale, evocazione culturale ed estetica urbana, eleganza sofisticata e femminilità contemporanea. I lunghi abiti in seta o in chiffon si abbinano a bomber o giacconi oversize di matrice sportswear, il denim diventa couture mentre la struttura del Kimono interpreta giacche morbide, trench e abiti. Il romanticismo e l’eleganza dei tessuti e dei decori sono, tuttavia, il vero valore aggiunto di questa collezione per la quale la direttrice creativa ha richiesto la collaborazione di alcuni degli artigiani storici che hanno contribuito a scrivere la storia della moda e del costume in Giappone. Tatsumura Textil, azienda tessile fondata a Kyoto nel 1984 e famosa per i suoi jacquard in seta, ha fornito alcuni dei tessuti utilizzati per questa collezione, mentre il Maestro tintore Tabata Kihachi ha contribuito alla creazione dei motivi floreali su abiti e kimono, così come alla creazione degli affascinanti effetti degradé che evocano i cieli primaverili.
Per l’evento, imponente, la Maison Dior ha scelto un luogo mistico ed evocativo, il parco sacro del tempio Toji dove in un’atmosfera sospesa tra spazio e tempo le modelle hanno sfilato lungo un percorso sensoriale incorniciato dall’affascinante fioritura dei ciliegi.